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Acqua e i secondi del Sindaco Basile: 432 mila litri al giorno a Taormina e 1 milione e 326 mila a Giardini. Bastava saperlo

- 25/08/2023

Adesso Messina ed i messinesi lo sanno. E’ già un grande risultato. Ne possiamo prendere coscienza. E bisogna ringraziare quelli che il Sindaco di Messina in un post pubbicato a suo nome chiama “speculatori” sui servizi essenziali, se si conosce adesso una parte di verità. I numeri sono numeri e, anche se si dividono in piccole parti, se si moltiplicano per i giusti valori ecco che assumono la loro reale grandezza e la loro corretta, è il caso di dirlo, portata, parlando di acqua.

Basile ammette candidamente che i messinesi, tramite l’AMAM, forniscono 5 litri al secondo a Taormina e 15, sempre al secondo, a Giardini. Un’enormità per una città che arranca con l’acqua che va via a mezza giornata e che non arriva in alcune zone a causa di guasti ricorrenti e di fughe di AMAM per ripararli con non poca fatica. Infatti i numeri sono inoppugnabili e, appunto, enormi e vanno ben oltre la dovuta ed invocata solidarietà tra comuni: nei fatti Messina sta pompando 432 MILA LITRI al giorno a favore di Taormina e 1 MILIONE E 326 MILA litri al giorno a Giardini Naxos.

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Valori importanti per piccole comunità come queste che di certo risolvono i problemi idrici di queste cittadine. E andrebbe tutto bene, visto che sono servizi che questi comuni pagheranno, anche se nessuno ha provveduto a presentare le dovute fatture (ma vedrete come spunteranno velocemente e saranno anche pagate).

Non va bene quando ciò provoca un problema alla città di Messina e ai suoi cittadini in un momento di grande caldo. E’ come se una famiglia sottraesse soldi al proprio portafoglio per aiutarne altre due, rimanendo poi per prima in difficoltà. Non è giusto ma il Comune di Messina poteva farlo avvertendo la cittadinanza e conquistandone la condivisione che magari non sarebbe mancata. Invece sembra che si sia agito al buio dei cittadini. Senza avvertire tutto rischia di diventare un caso a cui bisognerà risponderne. E c’è un’interrogazione a cui dare seguito. Così gli “speculatori” sono semplicemente cittadini che si pongono le dovute domande, che però non piacciono ad una amministrazione da sempre schiva ed allergica alle critiche. Che da sempre ha fatto senza condividere prima, ma tagliando spesso nastri per opere non richieste dalla cittadinanza in quanto non avvertite come necessarie. Da sempre la cittadinanza, buona parte di essa, se coinvolta in un cambiamento ha chiesto di essere ascoltata, ma senza risultato, senza risposta. Poi c’è la questione della rete idrica, da sempre a rischio guasto e che perde buona parte del liquido che vi scorre. Un problema annunciato come promessa in corso di mantenimento ma che dal 2018 ad oggi non è stata minimamente mantenuta. Ma scriverlo significa essere tacciati di essere “parolai”, che in questo caso equivale ad essere bocca di verità basata sui numeri.