
Messina, 20 febbraio 2019
Cadono dalle nuvole le ditte impegnate nelle opere di posatura della fibra ottica in città dopo che il sindaco Cateno De Luca ed il vice sindaco Salvatore Mondello hanno consegnato a dirigenti e Polizia Municipale l’ordinanza di blocco immediato dei lavori.
“I lavori di pulizia e ripristino delle canalette con cemento e bitumazione erano già previsti” rispondono i capi cantiere delle opere di posatura, “al momento non sapevamo neanche dell’ordinanza, lo stiamo apprendendo da voi” ci rispondono.
Qualcuno anche si indigna “Ma il sindaco ed il vice sindaco pensavano davvero che avremmo lasciato la strada in queste condizioni? Ma con chi credevano di avere a che fare” dichiara qualche capo cantiere. Ed in effetti stamattina, ancor prima dei sopralluoghi del Corpo di Polizia Municipale, in molti cantieri si stava già provvedendo ai lavori di pulitura ed in qualche caso la bitumazione era già in corso. L’ordinanza è giunta stamattina nelle mani degli agenti della Polizia Municipale che sta contattando tutte le imprese per concordare opere che, a questo punto, sembra fossero già previste.
Uno dei capi cantiere di via Calispera, nella zona sud di Messina, ci spiega che “non potevamo intervenire prima di oggi in quanto il cemento posato negli scavi doveva assestarsi e poi ci sono anche le tante auto e la viabilità che il signor sindaco non ha provveduto a regolare. Siamo così stati lasciati soli a dover anche dirigere il traffico“, conclude.
Tutto in via di risoluzione quindi per quanto attiene la fibra. tanto rumore per nulla sollevato sulla pagina del sindaco che lancia in resta è partito per una crociata che non esiste. Una vera crociata della quale però non sembra interessarsi adeguatamente Messina Servizi sembra essere quella dello stato di pulizia e decoro delle strade. Le immagini allegate sono quelle di fronte alla Scuola Salvo d’Acquisto proprio in via Calispera: immondizia, sacchetti e tanta sporcizia, laddove passano bambini ogni giorno. Così mentre gli operai delle ditte fanno pulizie già previste nel capitolato d’appalto, è proprio il Comune l’inadempiente. Ma la Tari si paga lo stesso.