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Demansionamento infermiere, rigettato l’appello del Policlinico. Confermata la condanna al risarcimento del 20% della retribuzione. Esulta la Uil-Fpl

- 25/09/2025
Livio Andronico primo piano
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La Corte d’Appello di Messina ha rigettato il ricorso promosso dal Policlinico Universitario contro la sentenza di primo grado che aveva accertato il demansionamento subito da un infermiere. Il giudice di secondo grado ha confermato la responsabilità datoriale, riconoscendo in favore del lavoratore un risarcimento pari al 20% della retribuzione globale di fatto, calcolato per ogni giorno di effettiva presenza in servizio. L’assistenza legale è stata curata dall’avv. Oreste Puglisi, che ha ottenuto la conferma delle ragioni del dipendente anche in sede di appello.

La UIL FPL, con perseveranza e coerenza, ha sempre creduto nell’importanza delle azioni giudiziarie per il riconoscimento del demansionamento. I risultati non hanno tardato ad arrivare: in tutte le aziende della provincia di Messina sono state ottenute significative vittorie a tutela dei lavoratori. Come organizzazione sindacale rivendichiamo con orgoglio questo traguardo, frutto della nostra determinazione e della costante difesa dei diritti dei professionisti della salute. Per anni, infatti, questi ultimi hanno continuato a garantire l’assistenza ai pazienti con grande senso di responsabilità, pur svolgendo mansioni che non rientravano nei loro compiti contrattuali. Oggi, grazie alle nostre battaglie, viene finalmente riconosciuto anche l’aspetto economico di tale ingiustizia: un risarcimento dovuto a chi, con professionalità e dedizione, non ha mai fatto mancare la propria presenza accanto ai cittadini.La UIL FPL continuerà a vigilare e a battersi affinché siano sempre rispettati la dignità, i diritti e il valore del lavoro dei professionisti della sanità. La vicenda evidenzia, ancora una volta, le gravi criticità derivanti da una gestione a dir poco approssimativa, che ha comportato non solo la violazione della dignità professionale di un dipendente, ma anche un aggravio di spese per l’Azienda sanitaria. Determinante è stato l’intervento della UIL-FPL di Messina, che ha seguito la vertenza sin dall’inizio, tutelando il lavoratore e rivendicando il rispetto dei diritti fondamentali del personale sanitario. Il sindacato ribadisce il proprio impegno costante a contrastare abusi, discriminazioni e scelte organizzative lesive della professionalità degli operatori”.

Ha così concluso Livio Andronico, segretario generale della Uil-Fpl di Messina. Messina lì 25 settembre 2025

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