
Nota stampa CONFEDERAZIONE ORSA
Non v’è dubbio che fra le parti sociali l’OR.S.A. è stato il primo sindacato a denunciare il colpo basso contro i lavoratori che si stava consumando “a fari spenti” in piena calura estiva.
Con nota del 18 luglio u.s., indirizzata alla Camera dei Deputati, ai Senatori della Repubblica, al Ministro del Lavoro e al Ministro della Giustizia, la Confederazione OR.S.A. ha immediatamente segnalato l’emendamento che il Senatore Pogliese (FdI) aveva inserito all’interno del Decreto ILVA.
Se detto emendamento, inserito con l’articolo 9-bis, fosse stato approvato oggi saremmo costretti a denunciare l’ennesimo attacco alla platea dei lavoratori dipendenti.
Val la pena ricordare che la proposta prevedeva di:
• Far ripartire la prescrizione quinquennale dei crediti da lavoro anche durante il rapporto di lavoro
• Obbligare il lavoratore a fare causa entro 180 giorni dalla diffida, pena la decadenza del diritto.
Un colpo di mano, fuori tema rispetto al decreto ILVA, che avrebbe attivato una decadenza lampo (solo 6 mesi) per agire contro il datore di lavoro e avrebbe posto una pietra tombale su legittimi crediti spettanti ai lavoratori e sulle tutele costituzionali.
Nella nota trasmessa alle Istituzioni questo Sindacato aveva chiesto ufficialmente lo stralcio dell’art. 9Bis preannunciando, in caso contrario, l’attivazione di ogni strumento democratico e giuridico per contrastarlo.
L’OR.S.A. ha acceso i riflettori sull’attacco “silente” ai lavoratori dipendenti e la politica si è attivata.
E’ di oggi la notizia che l’emendamento è stato ritirato.
Ringraziamo i rappresentanti istituzionali, di ogni colore politico, che si sono impegnati per evitare la compressione del diritto di difesa dei lavoratori e l’ennesimo squilibrio a favore delle imprese.
CONFEDERAZIONE ORSA
