
“La persona giusta al posto giusto”, insomma la persona che il bando “cerca” come DG sembra possa corrispondere, quasi sovrapporsi, con il curriculum del dottor Arpi che da due anni svolge l’incarico richiesto, ha una laurea triennale e da cinque lavora alla Messina social city.

“A pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca“. E’ una frase che buttiamo lì al momento, perché ci sovviene prepotentemente mentre leggiamo il bando che dovrebbe finalmente regolarizzare il funzionigramma di Messina Social City da due anni senza direttore generale.
Anzi riflettiamo attentamente sulla tentazione di depositare una previsione presso un notaio e fare una scommessa con noi stessi sul nome del “fortunato” che verrà nominato direttore generale.
“Squadra che funziona non si cambia“. Sovviene, così, un altro detto. Ma oltre ogni malignità che vorrebbe indurre a prevedere che il Signor Arpi Giuseppe, economo di MSC, potrebbe essere il prossimo direttore generale di Messina Social City, dopo due anni di vacatio, che lo ha visto operare in azienda come se direttore generale già lo fosse, spiccano i criteri di selezione ed i requisiti previsti nel bando.
Laurea triennale, senza indicazione del corso di studi: ovvero qualsiasi va bene, anche quello in Scienze Motorie, che nulla c’entra con la direzione di un’azienda che conta più dipendenti del Comune di Messina, che gestisce fragilità e che effettua affidamenti diretti (mica bandi pubblici!) che sommati rappresentano milioni di euro di soldi pubblici. E’ adeguato, ci domandiamo, che il prossimo direttore generale di Messina Social City, che assiste anziani, disabili, famiglie in difficoltà, centinaia di dipendenti, tanto denaro, debba avere SOLO due anni di esperienza in incarichi di gestione nel ruolo di direttore generale?
Perché aziende come AMAM e come ATM nel bando per la selezione del loro direttore generale inserirono nei requisiti esperienze quinquennali e decennali e laurea quinquennale? Qual è la differenza tra queste partecipate e la Messina Social City?
IL CANDIDATO PERFETTO
Come abbiamo detto in apertura “a pensar male…”. Balza agli occhi che Giuseppe Arpi, l’economo di Messina Social City ma da DUE ANNI facente funzioni del direttore generale in qualità di vice, firma tutti gli atti della vita amministrativa, contabile, finanziaria della partecipata comunale dei servizi sociali. Una funzione assunta dopo le dimissioni da DG di Carmelo Sferro nel 2023.
Tra i requisiti previsti vediamo che è richiesta laurea almeno triennale, quindi non necessariamente quinquennale. Ma è da ritenersi sufficiente una laurea di soli tre anni e non specifica del settore assistenziale per gestire un’azienda complessa come la Messina Social City? Beh… quando si dice che l’esperienza conta più di un pezzo di carta!
Giuseppe Arpi possiede una laurea triennale in Economia Aziendale conseguita nel 2023 presso la PEGASO di Messina, e prima di essere “Direttore generale facente funzioni”, come scrive nel suo curriculum vitae e prima della laurea, il già economo di Casa Serena, ha svolto un percorso formativo che passa per Furci Siculo, Roccalumera e Santa Teresa di Riva. Cosa c’entra? Nulla. Riportiamo solo quanto si legge nel suo curriculum vitae che dalla provincia lo vede sbarcare a Messina con la “venuta” di Cateno De Luca. Arpi, infatti, diviene economo di Casa Serena nel 2018.
Oggi il bando potrebbe far perdere a Giuseppe Arpi l’esercizio del ruolo di dominus in Messina Social City condiviso con Valeria Asquini, presidente della partecipata. Certo che, visti i requisiti richiesti dal bando, sembra molto probabile che “la persona giusta al posto giusto”, insomma la persona che il bando “cerca” sembra possa corrispondere, quasi sovrapporsi, con il curriculum del dottor Arpi che da due anni svolge l’incarico richiesto, ha una laurea triennale e da cinque lavora alla Messina social city. Unica cosa che il bando non chiede è che il candidato ideale percepisca da due anni il 70% della retribuzione di un direttore generale. Qualora, però, fosse richiesto, Arpi possiede anche questo invidiabile requisito.
Aspettando eventuali verifiche dell’ANAC, non resta che scrivere un nome e cognome in una busta, sigillarla e consegnarla ad un notaio, per poi riaprirla dopo la nomina del nuovo direttore generale di Messina Social City e … riscontrare un nome ed un cognome…
