
Era il 6 settembre dello scorso anno, quando a Messina, in piena crisi idrica, il Sindaco Federico Basile, con ordinanza contingibile e urgente, autorizzava l’immissione dell’acqua proveniente da quattro pozzi comunali nella rete idrica. Ciò, vista l’urgenza, secondo il Sindaco, basandosi solo su un’analisi di potabilità svolta da un laboratorio di analisi “certificato e accreditato”, la Chemitecno Sud di Messina e di Giammoro.
I pozzi sono quelli di Briga e di Mili. A cinque mesi dall’immissione in rete non si sa nulla ancora oggi, delle analisi di potabilità ufficiali relative ai prelievi effettuati da ASP Messina, gli unici validi a certificare l’effettiva potabilità. Un silenzio che dura da cinque mesi e che dovrebbe essere sciolto il più presto possibile visto che l’ordinanza del Sindaco di allora “certificava” che “l’acqua è potabile ma utilizzabile solo per usi igienici”. Una responsabilità enorme quella presasi allora dal Sindaco Basile visto che lo stesso ammise di “agire in deroga dal momento che come denunciamo dall’inizio abbiamo dovuto affrontare un’emergenza regionale seguendo iter burocratici ordinari. Nonostante tutte le difficoltà possiamo adesso procedere ad immettere in rete l’acqua. Questo intervento rappresenta un passo importante che contribuirà a ridurre ulteriormente i disagi nelle zone della città più colpite dalla carenza idrica“. Per 30 litri in più l’amministrazione comunale si assunse una responsabilità enorme anche se definita “calcolata” perché “l’acqua è già potabile, non lo dico io ma le analisi”.
Ma, è assodato, che l’ASP deve ancora, dopo cinque mesi, certificarne in modo ufficiale la potabilità. Analisi e risultato dal quale non si prescindere visto che : «nel caso di acque da destinare al consumo umano provenienti da nuovi approvvigionamenti, o per le quali non siano disponibili pregressi giudizi di idoneità, la destinazione al consumo umano è subordinata di norma alle risultanze dell’esame ispettivo e dei controlli analitici (…) eseguiti su base stagionale, con una frequenza minima di quattro campionamenti uniformemente distribuiti nel tempo». Queste analisi sono state ultimate? E, se si, con quale risultato?
