
Il caso è caldo. E mentre la dottoressa Laura Castelli, presidente di Sud chiama Nord affida ai social il proprio punto di vista ed il Sindaco Basile illustra la sua versione interpretativa della questione, subito smentita dalla senatrice Dafne Musolino che ne ha analizzato i dettami giuridici granitici, basta guardare nel prato del vicino per rendersi conto che è tutto già delineato e semplice: ai consulenti, o ai collaboratori esterni, come dir si voglia, deve essere applicato il 50 per cento del compenso tabellare previsto per i dirigenti di prima nomina. Funziona così per le Città Metropolitane. E quella di Catania lo ha chiaro: tant’è che per il conferimento dell’incarico di collaboratore esterno, esperto barra consulente del sindaco metropolitano, applica proprio questa disposizione, prevedendo un compenso annuo pari ad euro 26.902,50 per il consulente esterno in questione.
Basterebbe quindi guardare a chi ha le idee chiare per evitare errori, danni erariali insorgenti e anche figure non proprio eclatanti. Ed anche ipotetiche quanto inesistenti “intimidazioni” e inconsistenti quanto inconcepibili e campate in aria “paure”. Ma poi, di che? Si tratta solo di applicare la legge…

