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PNRR? Tutt’altro che una “passeggiata”. Ottimismo e rigore di FOTI. Il rischio definanziamento: “rispetto scadenze progetti fondamentale per settima rata”

- 12/12/2024
foti

“Sto esaminando tutti i dossier più significativi e più urgenti” relativi al Pnrr ed “entro la fine
dell’anno dobbiamo mettere a punto la lettera da inviare alla Commissione Ue per ottenere la settima rata, che tra l’altro è cospicua, circa 18,2 miliardi di euro. E dunque, occorre verificare che i 67 obiettivi complessivi siano raggiunti”. E’ quanto dice, al ‘Corriere della Sera’, il ministro per gli Affari europei, il Pnrr e le Politiche di coesione, Tommaso Foti, secondo il quale, sui target, “siamo a ottimo punto. Sono ottimista sulla possibilità di raggiungerli tutti. E ora siamo in un momento importante sul fronte della rendicontazione delle spese effettuate”. Ottimista ma rigoroso, così si mostra Tommaso Foti. Non sono ammessi sforamenti sui cronoprogammi dei progetti presentati e in itinere, pena il definanziamento e la richiesta di restituzione dei fondi già assegnati. E’ un imperativo.

Con la sua nomina, ricorda, la premier Meloni “intendeva procedere velocemente, senza lasciare vacanti settori delicati come quelli del Pnrr e delle politiche di coesione. Anche in relazione alle numerose scadenze da rispettare”. Adesso, aggiunge, “occorre essere molto
attenti: le questioni, soprattutto quando si parla di fondi europei, richiedono un’attenzione particolare. Sai che il tuo lavoro sarà attentamente vagliato, sia nella fase degli impegni che in quella di verifica delle spese”.
Quanto ai progetti definanziati da parte del Cipess, che permettono di recuperare fondi per alcuni miliardi di euro, Foti spiega: “I tesoretti hanno modalità di utilizzazione certamente non così impellenti. E quindi, teniamoli buoni per quando serviranno. E anche lì, dopo meno di una settimana, come fai a dire mettiamo qui o là?”, conclude.

tommaso foti pp fg