“La vicenda del Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza a Messina assume contorni sempre più surreali, con un’amministrazione che sembra vivere in una realtà parallela. Proprio ieri, durante la Giornata Internazionale dell’Infanzia e dell’Adolescenza organizzata dal Comune, il Garante è stato citato tra i promotori dell’evento come se nulla fosse, ignorando del tutto le gravi questioni di ineleggibilità e incompatibilità che lo riguardano e che, da mesi, tengono bloccata la sua funzione istituzionale.
Come possiamo parlare di inclusione, sensibilizzazione e diritti dell’infanzia mentre si trascura completamente la trasparenza e la legittimità di chi dovrebbe tutelarli? Il disagio giovanile cresce, la dispersione scolastica dilaga, e questa amministrazione si limita a organizzare eventi celebrativi, privi di ricadute concrete e senza alcun riferimento a politiche strutturali.
A ciò si aggiunge l’assoluto silenzio sulle iniziative concrete che il Garante dovrebbe portare avanti. L’unica idea di cui si è avuta notizia è quella della ‘tessera del pane’, di cui non esistono numeri, riscontri o valutazioni d’impatto. Tutto avvolto nella nebbia della solita opacità amministrativa.
L’intervento del presidente del Consiglio, Sebastiano Pergolizzi, ha messo in luce l’evidente incompatibilità tra il ruolo di Garante e quello di ministro di culto, in base al regolamento comunale. A questo punto, è chiaro che le dimissioni non arriveranno, forse per una ‘questione di principio’, come si sussurra nei corridoi. È quindi necessario che la segretaria generale, Rossana Carrubba, eserciti il suo dovere e intervenga con coraggio, sollevando il Garante dall’incarico in base alle facoltà previste dalla legge Severino.
Più Europa ribadisce con fermezza che la tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza non può essere subordinata a logiche politiche o personali. Servono figure competenti, trasparenti e realmente dedicate al benessere dei più giovani, non un gioco di scaricabarile che perpetua solo immobilismo e disillusione.“