Il protossido d’azoto ha un vasto numero di impieghi legali ma viene utilizzato da oltre due secoli a scopo psicoattivo, fenomeno, quest’ultimo, in forte crescita negli ultimi anni
La chiamano “droga della risata” e ha appena fatto un’altra vittima nel nostro Paese: si tratta del protossido d’azoto o gas esilarante, l’ultima frontiera dello “sballo” mortale. Questa volta ne ha pagato le conseguenze Pierpaolo Morciano, un 26enne di Alessano in provincia di Lecce che avrebbe ispirato il gas da dei palloncini. Il protossido di azoto trova numerosi impieghi legali nei settori medico, industriale, commerciale e scientifico, come ad esempio come additivo alimentare o anestetico in ambito sanitario. Tuttavia, oltre a questi usi, da più di due secoli il gas viene utilizzato anche per i suoi effetti psicoattivi, tra cui euforia e rilassamento. Negli ultimi anni, però, si è osservato un notevole incremento del suo consumo a scopo di sballo, sia a livello globale che in Europ
Stante un rapporto del 2022 dell’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (Emcdda): “la crescente popolarità del protossido di azoto può essere spiegata anche sulla base della sua facile disponibilità, del prezzo basso, degli effetti di breve durata e dell’essere percepito da parte dei suoi consumatori come una sostanza relativamente sicura”. Un fattore chiave legato alla sua crescente diffusione a uso ricreativo è dato dall’ampia disponibilità di piccole fiale da 8 grammi. Queste vengono utilizzate per riempire i palloncini delle feste, dai quali viene poi inalato il gas. Inoltre, si è sviluppata una catena di approvvigionamento redditizia e in espansione, con negozi online specializzati che promuovono direttamente il gas per uso ricreativo o lo offrono con il pretesto del suo utilizzo per produrre panna montata.
Quali sono gli effetti
In alcune zone, i social media svolgono un ruolo importante nella pubblicità e nella vendita del farmaco. Gli effetti del gas sono molto rapidi, ma di breve durata. Si inizia quasi immediatamente, si raggiunge il picco a circa 10-30 secondi dopo l’inalazione e si termina entro 1-5 minuti. Gli effetti soggettivi combinano sentimenti di euforia, rilassamento, calma e distorsioni della percezione, soprattutto di tempo e spazio. L’euforia può essere accompagnato da risatine o risate. Le distorsioni possono influenzano l’udito e la vista. Gli effetti sono descritti come stato “sognante”, “simil-psichedelico” o come sensazione generale di distacco (“dissociazione”). Occasionalmente, sono state segnalate allucinazioni, in particolare con periodi di esposizione più lunghi al gas. Effetti avversi comuni derivanti dall’utilizzo di piccole quantità comprendono vertigini, stordimento, disorientamento, mal di testa e sensazione di formicolio generalizzato.
Possono verificarsi nausea e anche svenimenti, così come la perdita temporanea di coordinazione ed equilibrio. In alcuni casi, gli utenti possono vomitare, il che comporta un rischio di aspirazione se il livello di coscienza è ridotta. Alcuni degli effetti provengono da ipossia causata da una temporanea mancanza di ossigeno, che può anche causare convulsioni. Utilizzando maggiori quantità di gas in un’ unica sessione si provoca un numero maggiore di questi effetti avversi. L’avvelenamento acuto che richiede cure mediche è relativamente raro. A causa del disorientamento e del disagio generale, le persone che usano il protossido di azoto non deve guidare, andare in bicicletta o in scooter o azionare macchinari.
Perché si può morire
Le morti che coinvolgono il protossido di azoto sono rare. Nella maggior parte dei casi, la causa è l’asfissia accidentale dovuta alla respirazione del gas utilizzando una maschera o un sacchetto di plastica sopra la testa senza ossigeno sufficiente. Possono verificarsi anche decessi derivanti dall’utilizzo di gas in uno spazio ristretto, come un’auto. Il protossido di azoto provoca anche tossicità cronica in caso di un uso regolare e intenso che rappresenta il rischio maggiore. Nel complesso, il modo in cui il gas provoca questi effetti non è del tutto chiaro. L’inattivazione irreversibile della vitamina B12 nel corpo gioca un ruolo importante. È stato anche suggerito che potrebbero essere coinvolti effetti sul recettore del glutammato N-metil-D-aspartato (NMDA).
Altri fattori che contribuiscono possono includere l’ipossia e l’acidosi (sovrapproduzione di acido, che si accumula nel sangue e in altre parti del corpo) derivanti dall’utilizzo del gas. La vitamina B12 è una vitamina essenziale, il che significa che il corpo non può produrla da sola e deve provenire dalla dieta. Le fonti includono carne, pesce, latticini o l’uso di un integratore vitaminico. Tra le altre funzioni, la vitamina B12 è necessaria per il sano funzionamento dei nervi e per la produzione del DNA. Alcuni vegetariani e vegani in particolare possono avere una carenza subclinica di vitamina B12, che può predisporli a un rischio maggiore di tossicità cronica. L’effetto cronico più significativo del protossido di azoto è la neurotossicità.
Inoltre, sono stati segnalati sintomi psichiatrici quali stato mentale alterato, allucinazioni, episodi psicotici e disturbi dell’umore, tipici in pazienti con neurotossicità. Il gas può anche causare disturbi del sangue, come l’anemia. Infine, recentemente sono stati segnalati rari casi di trombosi (dove si forma un coagulo di sangue) ed embolia (dove un coagulo blocca il normale flusso sanguigno), nonché attacchi di cuore in consumatori abituali. Oltre agli effetti causati dal protossido di azoto stesso, l’ipossia frequente e ripetuta legata all’uso di questa sostanza può anche causare una serie di danni. Questi includono danni cerebrali che possono provocare deterioramenti cognitivi che influenzano la vita quotidiana di una persona, come difficoltà a concentrarsi, ricordare, imparare cose nuove o prendere decisioni.
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