Sono le 19 del pomeriggio di un sabato normale quando i titolari di una notissima pizzeria del centro si accorgono che i loro serbatoi d’acqua sono asciutti. La cucina è in piena attività, il locale è pieno. Si corre ai ripari, ancor prima di chiedersi come è possibile che dei 5 serbatoi nessuno si sia riempito, e si contatta il COC comunale per chiedere il soccorso di un’autobotte. Il telefono squilla ma non risponde nessuno.

Due, tre, 6 telefonate, poi qualcuno risponde e passa la chiamata all’AMAM che alle 22 fa arrivare un’autobotte. Le manichette, dopo quasi tre ore di attesa e di esasperazione dei titolari del locale, passano in mezzo alla pizzeria piena, tra raccordi e tubi ed il rischio che una di quelle giunture possa aprirsi ed i clienti della pizzeria possano essere inondati dall’acqua che scorre all’interno ad alta pressione. La crisi è scongiurata con grande fatica.

E’ la cronaca di un sabato in piena crisi idrica in centro città a Messina. Una crisi che ancora continua, inspiegabilmente, peggio di prima. Evidentemente l’acqua che giornalmente arriva in questo stabile, così come in quelli di questo quartiere non è sufficiente, non basta a riempire i serbatoi di questa attività commerciale che è sita a pian terreno. Figuriamoci i piani alti…

Cosa sta accadendo? Il sindaco Basile in conferenza stampa aveva dichiarato qualche giorno fa che la crisi idrica era in via di sostanziale miglioramento e che “il peggio è passato”, e invece…