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“Come volevasi dimostrare, la pioggia di richieste di documenti integrativi sul Ponte di Messina arrivata dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica certifica le enormi carenze di un progetto vecchio, raffazzonato e per nulla definitivo. Il bluff di Salvini messo in piedi dal ministro per sostenere le proprie ambizioni elettorali comincia a venire allo scoperto. Altro che via entro l’estate, di questo passo i cantieri slitteranno alle calende greche. Quest’opera oltre che inutile rischia di bruciare una valanga di soldi pubblici. Seguiremo passo passo tutte le tappe e chiederemo conto e ragione di ogni euro speso, segnalando eventuali danni erariali alla Corte dei Conti in una terra che non può permettersi di sprecare soldi. I siciliani sono già stati depredati di un miliardo e trecento milioni che dovevano servire per strade, autostrade, ospedali o per potenziare le reti idriche carenti che questa estate ci faranno soffrire la sete”.
Lo afferma il capogruppo del M5S all’Ars Antonio De Luca.
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