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Padre Amante Garante dell’Infanzia. Un religioso probabilmente ineleggibile. Dall’Ucraina a palazzo Zanca, passando per De Luca.

- 12/03/2024
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Giovanni Amante, assicuratore, presidente di un’associazione, Arca senza confini, ma soprattutto prete ortodosso della Chiesa di San Giacomo Apostolo, è il nuovo Garante dell’Infanzia del Comune di Messina. Amante è stato eletto nella giornata di ieri con la maggioranza del Consiglio comunale che ha pertanto espresso un voto politico affidandogli un incarico che lo è altrettanto.

Non vuole essere polemica sterile porsi alcuni interrogativi sulla figura di Giovanni Amante circa alcuni elementi di probabile incompatibilità ma soprattutto di ineleggibilità che il Consiglio comunale avrebbe dovuto accertare preventivamente. La figura del Garante per l’infanzia, infatti, è sottoposta al soddisfacimento di una serie di requisiti tra i quali c’è anche quello dell’esperienza diretta in attività sociali che hanno come destinatari primari i minori. Padre Giovanni Amante fu protagonista nel 2022 di una spedizione in terra Ucraina, allo scoppiare del conflitto dovuto all’invasione russa, in sostegno dei bambini ucraini. “Salvare 45 bambini ucraini costa 11 Mila euro” dichiarò Cateno De Luca sindaco di Messina in un video, lasciando intendere di aver contribuito direttamente, bontà sua, mentre Padre Amante si preparava a salire sui pullman noleggiati dall’oggi leader di Sud chiama Nord. Un legame, quello tra De Luca e Amante raffreddatosi solo dopo che la vicenda del trasferimento di alcuni minori ucraini in Italia, che non riguardava l’associazione ARCA, senza passare per il Tribunale dei minori fece partire un’inchiesta giudiziaria relativa alle modalità con le quali furono fatti entrare ed affidati circa 150 minori ucraini a Catania. Un’inchiesta che, però, non vide direttamente coinvolto Padre Amante. Ma se l’essere vice presidente di un’associazione (dalla quale carica Amante, apprendiamo in un secondo momento rispetto alla pubblicazione, si è dimesso dopo la nomina a Garante) che si è occupata di minori ucraini ed ancora oggi è attiva può costituire causa di incompatibilità, la stessa può essere facilmente rimossa da padre Amante semplicemente dimettendosi dalla carica.

Non può dirsi lo stesso per la posizione di religioso che è causa di ineleggibilità. Padre Giovanni Amante nel 2010 fu ordinato prete per servire la nuova parrocchia “San Giacomo Apostolo il Maggiore” a Messina, la prima parrocchia che fu fondata in Italia. La sua posizione di religioso stride con quella di Garante dell’Infanzia che riveste peculiari requisiti di imparzialità e omni comprensività di credo politico e, soprattutto, religioso. La normativa regionale ritiene ineleggibili “Nel territorio, nel quale esercitano il loro ufficio, gli ecclesiastici ed i ministri del culto, che hanno giurisdizione e cura di anime e coloro che ne fanno ordinariamente le veci.(Art. 9, comma 1, n. 4 della legge regionale 24 giugno 1986, n. 31 e s.m.i.)”. E padre Amante è un religioso, così come l’incarico di Garante dell’Infanzia è un incarico politico in quanto soggetto a votazione del Consiglio comunale. Sarebbe pertanto necessario che il Consiglio chiedesse un parere alla Segreteria Generale del Comune ed allo stesso modo anche al Patriarca ortodosso al fine di sgombrare ogni dubbio. Inoltre la cittadinanza dovrebbe chiedersi perché tra altri candidati con curriculum ben più specifici, senza nulla togliere a Padre Amante, sia stato proprio scelto quest’ultimo. Il ricordo di Cateno De Luca con i pullman di padre Amante sullo sfondo ritorna prepotentemente alla memoria. Così come quello dell’ex Garante Angelo Costantino che si pose critico e fortemente garantista, oltre ogni motivazione politica, a scapito delle scelte dell’amministrazione De Luca, ma a totale garanzia dei minori. Tanto spina nel fianco dell’ amministrazione De Luca, in senso costruttivo, fu Costantino che fu costretto a dimettersi, a differenza di come fu poi raccontata la storia sulla maggior parte della stampa locale. Sarà della stessa levatura e capacità padre Amante? Ma soprattutto può ricoprire legittimamente questo incarico essendo un religioso? Si documenti e si accetti il Consiglio che lo ha votato nell’interesse dei minori e della stessa amministrazione comunale.

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