
Sgomento e disgusto suscitano le ulteriori dichiarazioni di Red Anzalone detto Ronnie in merito alla sua penosa piazzata dinanzi al MuMe negli scorsi giorni.
In circostanze come queste l’intelligenza suggerirebbe di tacere, magari chiedendo scusa alla città di Messina, offesa profondamente dalle imbarazzanti parole negazioniste e contrarie alla legge da parte di Anzalone Ronnie: chiedere scusa non è segno di stupidità o di sconfitta, semmai di maturità.
Prova evidentemente fallita.
Tornare sulla vicenda del museo dichiarando di aver fatto quella piazzata quale strumento per “lanciare” il museo di Messina e i suoi Caravaggio significa ritenere i messinesi dei baluba, degli scemi. Persino un bambino capirebbe come queste parole siano una ulteriore offesa per la città. A questo, si deve nuovamente aggiungere lo sgomento che desta il fatto che il Sindaco De Luca – piuttosto che prendere le distanze dalle parole e dalle scenette di Red Anzalone Ronnie, ribadendo la centralità di vaccini e green pass per uscire dalla pandemia – si associa alla versione odierna di “Ronnie”, tutto ilare e soddisfatto, evidentemente ritenendo anche lui i messinesi dei poveri cretini incapaci di capire la gravità di quelle parole.
L’appello a estromettere al più presto Red Ronnie dal cartellone delle iniziative estive del Comune di Messina è rafforzato e ribadito: la sua figura è incompatibile con la città di Messina. Il sindaco batta un colpo di serietà, invece di pensare ai suoi concertini elettorali in giro per l’Isola.