
Approvato al Viminale e trasmesso alla Corte dei Conti il Piano di Riequilibrio per Messina. Le reazioni politiche.
Messina, 31 marzo – “Nell’ultima seduta della Commissione di Stabilità finanziaria per gli Enti Locali, tenutasi al Viminale, è stata approvata la relazione sul piano di riequilibrio finanziario pluriennale 2014 – 2033 presentato dal Comune di Messina nel dicembre del 2012. Una attesa lunga quasi 10 anni che consentirà all’amministrazione comunale messinese di iniziare un percorso virtuoso per uscire finalmente dall’incubo del dissesto finanziario”, dichiarano i parlamentari messinesi Francesco D’Uva, Grazia D’Angelo, Barbara Floridia e Antonella Papiro.. Il Piano adesso è stato trasmesso, unitamente allo sta bene evidenziato in relazione, alla Corte dei Conti per la valutazione.
“Il Sottosegretario al Ministero dell’Interno del MoVimento 5 Stelle Carlo Sibilia, comunicando questa importante notizia, ha specificato che, il Viminale deliberando l’approvazione del piano di riequilibrio e a seguito dell’eventuale positivo giudizio della Corte dei Conti siciliana, potrà corrispondere, a saldo, fino a 300 euro pro capite per ogni abitante”,
I membri del Gruppo consiliare del MoVimento 5 Stelle, formato da Cristina Cannistrà, Andrea Argento, Giuseppe Fusco e Paolo Mangano aggiungono: “Siamo soddisfatti che, finalmente dopo anni, si sia giunti all’approvazione del Piano di Riequilibrio. Abbiamo sempre votato e riconosciuto i debiti fuori bilancio, come azione necessaria per ridurre il debito del Comune di Messina. Il nostro Comune aveva attivato presso il Ministero dell’Interno la relativa procedura ed ottenuto dallo stesso Ministero una anticipazione dal Fondo di Rotazione. In questi anni, l’Ente ha usufruito di numerose rimodulazioni del piano originario, come era consentito dalle normative susseguitesi nel tempo. Un passo avanti fondamentale per scongiurare un aggravamento delle condizioni finanziarie dei messinesi evitando, così, di lasciare debiti alle future generazioni”.
Soddisfatto il consigliere comunale Nello Pergolizzi, ma fortemente critico nei confronti dei colleghi del Movimento 5 Stelle: “Apprendo con piacere che i colleghi consiglieri del Movimento
5Stelle (Argento, Cannistrà, Fusco e Mangano), attraverso i mezzi di informazione, manifestano la loro soddisfazione per l’approvazione (in verità la COSFEL non approva ma istruisce la sostenibilità finanziaria e trasmette alla Corte dei Conti per le valutazioni) del Piano di Riequilibrio 2014-2033 da parte della Commissione di stabilità finanziaria per gli Enti Locali del Ministero dell’Interno. Allo stesso tempo mi chiedo se ritengono corretto ammettere che hanno commesso un grave errore politico non votando la delibera n. 85c del 23.11.2018, relativa all’approvazione della rimodulazione del Piano di riequilibrio (ASSENTI AL MOMENTO DELLA VOTAZIONE), sostenendo, palesemente, la scelta sciagurata del dissesto finanziario del Comune di Messina, di fatto scongiurata da 16 colleghi su 32 eletti. Anche i parlamentari nazionali del Movimento 5 Stelle esultano, non dicendo che l’approvazione del Piano non è merito certo loro, né del sottosegretario al Ministero degli Interni. Infatti, trattasi di una valutazione solo tecnica da parte degli uffici e della Commissione Ministeriale che hanno confermato la bontà e la veridicità di tutti gli atti predisposti dall’Amministrazione DE LUCA“.
Il consigliere comunale e capogruppo di Fratelli d’Italia Libero Gioveni esprime tutta la sua soddisfazione per questo primo importante passaggio che precede quello che si dovrà consumare adesso alla Corte dei Conti per l’approvazione definitiva del piano. “Non vi è stata una sola rimodulazione del piano di riequilibrio pluriennale che io non abbia votato perché da sempre convinto che il dissesto finanziario fosse per Messina un’autentica iattura – evidenzia Gioveni – a differenza devo dire di qualche gruppo consiliare che ha sempre sostenuto che il default fosse inevitab
ile e addirittura necessario e che oggi, attraverso comunicati stampa o post sui social, gioisce raggiante ipocritamente quasi come se addirittura fosse proprio il merito, non ricordando invece alla città che quelle dichiarazioni a favore del dissesto furono addirittura ripetute in più occasioni dopo quel famoso 23 novembre 2018″.