
2 gennaio 2021
Il sindaco Cateno De Luca ha avviato la procedura per la sua “rivoluzione” all’interno del Corpo di Polizia Municipale. Tra mal di pancia ed apprezzamenti, accorpamenti non graditi, come la sezione Motociclisti a quella della Radio Mobile, la riorganizzazione vede tutte le sezioni poste sotto una figura apicale che prenderebbe delega dal dirigente Signorelli per esercitare le funzioni di comandante assumendo la direzione dell’ufficio Vicariale. Insomma un vice comandante in vece di Signorelli, entrato spesso in contrasto con il Sindaco De Luca.
Una rivoluzione che dovrebbe azzerare, secondo il primo cittadino, “i capi e capetti” che ci sarebbero in questo momento all’interno del corpo, un sistema, quello attuale, che non permetterebbe di identificare facilemente le eventuali responsabilità in caso di disservizio. Così facendo, nominando cioè un comandante di fatto a capo di tutte le sezioni, la testa eventualmente candidata a saltare, in caso di inefficienze o errori, sarebbe di facile identificazione.
Così sparirebbero tutte le figure di coordinatore che al momento hanno di fatto comandato ogni sezione, come l’Annona, l’Infortunistica, l’ufficio Contravvenzioni, la Centrale Operativa. Figure che non erano premiate economicamente ma che di fatto, nella realtà, si erano addossate il compito e la responsabilità di quanto accade quotidianamente per i propri settori di competenza.
I NOMI IN LIZZA PER IL COMANDO
Tutto in mano ad un uomo solo al comando, quindi. Ma chi sarà quest’uomo? I curricula contano ma anche il rapporto fiduciario tra il sindaco e la persona a cui andrà questa pesante responsabilità.
Voci di corridoio e “desiderata” ovviamente personali fanno il nome di Giovanni Giardina, l’uomo buono per tutte le stagioni e l’onnipresente alfiere del Sindaco quando c’è da scendere in campo e fare il lavoro più duro. Giardina è commissario ma il suo grado ed il suo ruolo fin qui svolto di commissario facente funzioni di vicario non lo mette al sicuro per una nomina certa.
Esistono infatti altre due figure, che come si opera in queste situazioni, risulterebbero favorite da funzioni di comando precedenti e da grado superiore. Gli altri due nomi papabili, infatti, sono quelli di Lino La Rosa, commissario già con funzioni di comandante a Barcellona Pozzo di Gotto e di Marco Crisafulli, con il grado di maggiore e dunque di livello superiore rispetto a La Rosa ed a Giardina. Posizioni che renderebbero difficile che vada tutto liscio ai fini della nomina di Giardina a capo del Corpo.
E’ probabile, infatti, che La Rosa e Crisafulli non resterebbero certo con le mani in mano ed a guardare nel caso in cui si troverebbero ad essere sotto il comando di una commissario, come Giardina, che oltre che meriti acquisiti sul campo per obbedienza al Sindaco non potrebbe vantare.
Di qui scatterebbero certamente ricorsi, già vinti in altri casi dal Commissario La Rosa, e che farebbero facilmente vacillare la nomina di Giardina, impugnandola. Ed allora perché perdere tempo?
I Commissari Giardina e La Rosa