
Spadafora (Me), 4 novembre
“Altro che rilancio dell’economia , altro che investimenti; la ‘CONTINUITA’’ richiesta alle elezioni dalla attuale Amministrazione si è rivelata quanto di peggio si potesse scegliere” esordisce così la LETTERA APERTA agli Spadaforesi che il gruppo di Minoranza del Consiglio Comunale di Spadafora, guidato da Lillo Pistone e composto da Andrea Giacobbo, Pinella Giacobbo e Pasqualina Giannone, ha letteralemente fatto affiggere in tutto il paese di Spadafora. Un manifesto che intende mettere in chiaro lo stato economico finanziario reale del Comune di Spadafora ed identificarne le responsabilità.
“CONTINUITA’ oggi significa“, scrivono nella loro lettera i consiglieri di minoranza, “alla luce dei debiti emersi con il consuntivo 2017, avere avallato una amministrazione della cosa pubblica, scellerata e senza alcun rimorso, visto che oggi coloro che hanno indebitato Spadafora per oltre 3 milioni di euro e solo per il 2017 chiedono a tutti noi Consiglieri di Minoranza di essere loro complici cancellando le loro responsabilità con un colpo di spugna che si chiama Piano di Riequilibrio” . Uno stato di fatto che adesso, stante l’annunciato Piano di Riequilibrio comportetà per gli spadaforesi almeno dieci anni di tributi al massimo e servizi ridotti al minimo. Ed infatti il sindaco Tania Venuto annuncia l’ovvia “caccia all’evasore”, ma i consiglieri di minoranza si chiedono “perché solo adesso”. Tania Venuto, in effetti, da noi sollecitata sulle responsabilità della crisi economico finanziaria da pre dissesto del Comune, non ha voluto rispondere sulle responsabilità della precedente Amministrazione comunale, della quale peraltro ne faceva parte in qualità di vice sindaco. In Consiglio Comunale, peraltro, siede in qualità di consigliere della maggioranza anche Pippo Pappalardo, sindaco per ben dieci anni della cittadina tirrenica.
” E’ giusto che tutti paghino per pagare meno, ma perché non si è provveduto prima? – si chiedono, quindi, i consiglieri comunali di minoranza “la responsabilità non è solo di chi non paga ma anche e soprattutto di coloro che non hanno vigilato perché ciò avvenisse, ed erano anche pagati per farlo. Secondo noi la colpa maggiore è degli organi comunali deputati al controllo e di chi oggi è anche Sindaco, che solo oggi tuona contro i morosi, mentre ieri stava in silenzio quando i tributi non si incassavano. Il sindaco Venuto che oggi chiede a tutti gli Spadaforesi lacrime e sangue con un debito enorme da ripianare, è lo stesso che in campagna elettorale parlava di un ‘ Ente virtuoso con oltre 700 mila euro di liquidità che nessuno ha mai visto ‘. Ma di quella liquidita sono rimasti solo debiti e bugie“.
Il gruppo di Minoranza guidato da Lillo Pistone, già candidato Sindaco con “Rinasce Spadafora” ha così votato contro l’approvazione del Consuntivo 2017, che si è chiuso con ben 1 milionre e 347 mila euro di disavanzo, valore a debito che poteva anche essere superiore del doppio se non fosse stato per l’assist fornito dalla legge che consente di trasferire ad altra voce contabile una parte della massa debitoria effettiva che in totale ammonta a 3 milioni di euro (ma come sono stati spesi in un comune di poco meno di 5 mila abitanti?).
“Il gruppo di Minoranza, “ Rinasce Spadafora “ non avendo ottenuto risposte e chiarimenti su alcune importanti voci di bilancio, quali : 1 – Fondo Contenzioso; 2 – Riaccertamento dei Residui al 31/12/2017; 3 – Determinazione del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità; 4 – Aggiornamento degli Inventari dei Beni Patrimoniali; 5 – Parificazione dei Conti con il Tesoriere al 31/12/2017; 6 – Incerto Risultato di Amministrazione e altro … si è espresso con voto contrario all’approvazione del Rendiconto Economico Finanziario 2017. Per tutto quanto sopradetto, lasciamo ai cittadini il giudizio politico” concludono nella loro lettera i consiglieri di minoranza.
