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Spadafora, approvato il consuntivo 2017, debito di oltre un milione e 300 mila euro: il sindaco Venuto “Adesso caccia agli evasori”

- 30/10/2019

Spadafora (Me), 30 ottobre

E’ con una lunga e turbolenta seduta di Consiglio Comunale che il Civico Consesso di Spadafora ha approvato il bilancio consuntivo dell’anno 2017.

Voto contrario da parte della minoranza, rappresentata da Lillo Pistone, Andrea Giacobbo e da tutto il gruppo di “Rinasce Spadafora”.

Ben 21 mesi dopo la naturale e prevista per legge scadenza, oggi finalmente il Consiglio ha deliberato un documento contabile essenziale che doveva essere esitato il 31 gennaio del 2018.

Solo grazie al commissario ad acta nominato dalla Regione e l’impegno congiunto di Amministrazione e Revisori, non sempre d’accordo per la verità, si è giunti ad un traguardo tardivo e con l’amaro in bocca. Un milione e trecentoquaranta mila euro di debito che la cittadinanza ha sulle spalle ma che poteva essere molto di più, ha spiegato l’esperto del sindaco Calabrese: “Solo grazie ad una legge che ci ha consentito di scorporare un altro milione e settecento mila euro, altrimenti il debito era di 3 milioni e passa” ha sostanzialmente detto in Consiglio.

La causa? Da un lato quella che ha determinato le posizioni in pre dissesto o il dissesto in moltissimi altri comuni: la nuova legge di armonizzazione delle voci del bilancio pubblico che non lasciano spazio a “finanza creativa” ed a “miracoli” al limite del falso in bilancio. Dall’altro una buona dose di incuria ed indolenza della precedente amministrazione.

Pertanto tutti i nodi oggi sono al pettine: mancati incassi, incuria nel controllo del pagamento dei tributi da parte dei cittadini, debiti con la Cassa Depositi e Prestiti per quasi due milioni di euro di cui restituiti solo 173 mila euro, e debiti con ENEL, per i quali il comune di Spadafora è in regime di slavaguardia. Insomma un disastro per il quale la minoranza di opposizione adesso chiede conto e ragione.

Un disastro annunciato, dice il consigliere comunale di Rinasce Spadafora, Lillo Pistone, un disastro economico finanziario per il quale avevamo già lanciato l’allarme in campagna elettorale, ma che nessuno ha voluto ascoltare. Voglio ricordare che lo sconquasso dell’incuria amministrativa si è materializzato soprattutto negli ultimi cinque anni. La precedente amministrazione aveva come sindaco chi oggi siede in consiglio come consigliere, il dottore Pippo pappalardo, ed il neo sindaco Tania Venuto, che nei cinque anni trascorsi è stato vice sindaco“, ha concluso.

Il sindaco Tania Venuto dal canto suo tuona contro gli evasori dei tributi comunali: “serve che adesso tutti i cittadini si facciano parte diligente nell’adempiere al pagamento dei tributi. Che tutti vengano a regolarizzare la propria posizione, perché già dai prossimi giorni i Vigili Urani provederanno a censire tutte le utenze e con un nuovo software incroceremo i dati per identificare anche gli evasori totali. Non è possibile che ci siano ad esempio contatori dell’acqua che girano al contrario“, insomma roba da notizia di reato.

Adesso si va verso il piano di riequilibrio, ma non è finita qui: il debito di Spadafora è destinato ad aumentare perché adesso si dovrà approvare il consuntivo del 2018, e non è ancora dato sapere quanto sarà il debito. Perché sarà a debito: questo è certo.