
Messina, 8 agosto 2019 – Comunicato SILPOL
Non ci appassiona, in tempi di frenesia comunicativa, arrivare per primi e vincere il premio di chi sviolina meglio. Ci interessa di più fare l’analisi dei problemi e cercare di trovare le soluzioni. Da parecchio tempo lamentiamo le condizioni di grave criticità che riguardano tutti i contesti urbani ed in special modo il nostro, morfologicamente e socialmente particolare, che meriterebbe ancora più attenzione dalle Autorità competenti ed anche più presidio da parte delle forze dell’ordine. Per fare questo però ci vogliono i numeri e quelli riferiti alla P.M., possiamo solo riaffermare, al di là delle strumentalizzazioni di maniera, che restano insufficienti per poter fare quelle azioni di vigilanza diffusa e di prevenzione che servono a ridurre le possibilità di scontro della fase repressiva. Occorre ribadire, per chiarezza di posizioni, che la Sezione Annona della P.M., nel rispetto delle tante funzioni assegnate dalle leggi e dai regolamenti ha espletato nel tempo una serie costante di interventi ordinari e straordinari, compatibilmente con le risorse umane disponibili, per i quali non si aprivano le scorribande di pensiero su facebook. Come non rammentare l’aggressione con i consequenziali arresti a Piazza Duomo qualche anno fa di questi periodi? Non ci sono eroi oggi nè allora ma solo chi con senso di dovere profonde il proprio impegno quotidiano per far rispettare le regole. Che l’amministrazione abbia fatto la scelta della lotta contro l’ambulantato selvaggio quale volontà prioritaria è condivisibile, ma ciò deve richiamare tutti ai principi della correttezza delle azioni, che sono delicate, poiché inserite in un quadro generale particolarmente degradato. Da qui la necessità di un piano condiviso che metta al centro la sicurezza di chi opera. I fenomeni gravi, come quelli verificatisi in questi giorni, stanno diventando ricorrenti e si rischia di elevare il grado di pericolo per i lavoratori che, come dimostrato, non si sono fatti né si fanno intimidire da minacce ma hanno il sacrosanto diritto di svolgere i propri compiti in serenità e non in questo clima di costante tensione. Le espressioni di solidarietà e vicinanza da parte del Sindaco, dell’Assessore e di chi altro non possono e non devono restare semplici dichiarazioni estemporanee e plateali che finiscono nel momento stesso in cui cominciano. Nelle operazioni di Polizia, ci sono interventi dai quali scaturiscono atti che proprio per la tipologia e delicatezza non hanno bisogno, come già detto di platealità ma al contrario richiedono il massimo riserbo pertanto appare poco opportuna la loro pubblicazione Per quanto sopra, confidiamo nella sensibilità di S.E. il signor Prefetto perchè affronti questa delicata questione attraverso un tavolo istituzionale tra tutte le parti, ivi inclusi i rappresentanti dei lavoratori, nell’intento che la sicurezza di chi opera non sia secondaria ma rientri in un’azione complessiva e sistematica di controllo condiviso del territorio.