Messina, 7 febbraio 2019 – Comunicato Consiglieri Libero Gioveni e Alessandro Cacciotto
A quasi due mesi dalla consegna ufficiale dei 46 alloggi di Camaro Sottomontagna, c’è addirittura chi vorrebbe riconsegnare le chiavi al Comune in segno di protesta!
Non è un’esagerazione quanto stiamo affermando, magari si può apostrofare forse come una provocazione, ma di certo è il frutto dell’esasperazione di decine di famiglie che se da un lato lo scorso 15 dicembre avevano gioito per il sogno tanto atteso di avere una casa dignitosa dopo una intera esistenza vissuta in baracca, dall’altro adesso si scagliano, più o meno a ragione, contro chi ancora (principalmente l’IACP) non si è adoperato per tempo a garantire i servizi minimi essenziali attraverso anche la produzione della certificazione necessaria.
A parte la questione della mancata installazione delle caldaie, non risultano ancora attivi gli ascensori e la luce negli spazi condominiali, per non parlare degli allacci del gas con una confusione che regna anche fra chi, come i tecnici IACP, avrebbero già dovuto definire per tempo tutte le procedure amministrative con la stessa società erogatrice del servizio.
Ma vi è di più! Diverse famiglie lamentano anche alcune disfunzioni interne agli alloggi che dimostrano, forse, la fretta con la quale si è voluto necessariamente procedere alla consegna di alloggi che evidentemente non hanno ancora tutti i crismi per poter essere definiti “abitabili”!
Pertanto, pur consapevoli che nei primissimi giorni dalla consegna non si sarebbe vista certamente la perfezione, CHIEDIAMO adesso, a due mesi dalla consegna delle abitazioni, da parte di IACP e Comune una decisa accelerazione di tutte quelle azioni da porre in essere per rendere questi alloggi tanto attesi dignitosamente fruibili dagli aventi diritto.
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