Messina, 11 novembre 2018 – Comunicato unitario I.S.A. – O.R.S.A. – MOVIMENTO Spontaneo LAVORATORI dei servizi sociali
Dopo le estenuanti giornate di trattative che hanno visto le sigle sindacali I.S.A. O.R.S.A. e Movimento dei lavoratori metterci la faccia e firmare con responsabilità alcuni verbali del Salva Messina, vogliamo esprimere con forza, a nome di tutti i lavoratori dei servizi sociali che rappresentiamo, il nostro dissenso sul continuo rimarcare da parte delle sigle sindacali FP CGIL ed FP UIL che la nostra presenza in sede di contrattazione non sarà gradita.
Conosciamo bene le norme restrittive sulla contrattazione che per blindare la trattativa conferiscono, in modo auto-referenziale, totale sovranità alle tre sigle confederali ma questa volta gli accordi fra controparti che si legittimano a vicenda non hanno impedito ai lavoratori di scegliere liberamente di farsi rappresentare dai sindacati di base e dal movimento spontaneo appena costituito.
400 operatori dei servizi sociali hanno scelto la linea della base autonoma che non intende sottostare al diktat politicizzato delle segreterie sindacali, un centinaio di unità restano spalmate tra Cisl, Cgil e Uil. A conti fatti il fronte autonomo rappresenta la voce di una maggioranza auto-determinata cui garantiremo rappresentatività anche a costo di una mobilitazione che questa volta porterà in piazza la voce dei lavoratori dei servizi sociali non la posizione politica dell’ex giunta Accorinti.
I lavoratori hanno diritto di essere presenti e vigilare sulla regolarità della procedura in sede di trattativa inerente al passaggio dei servizi sociali dal privato al pubblico, troppe volte abbiamo subito decisioni prese d’imperio nella stanze chiuse. ORA BASTA!!! Il nostro futuro lo costruiamo confrontandoci nelle assemblee e non intendiamo demandare ogni decisione all’umore politico del segretario di turno.
Dopo la pronuncia del consiglio comunale sul Salva Messina e in particolare sulla costituzione dell’agenzia speciale Messina Social City, I.S.A. O.R.S.A. e Movimento dei lavoratori, presenzieranno i tavoli di contrattazione in rappresentanza degli operatori del terzo settore, come stabilito nel tavolo comunale fra le parti trattanti. Chi è rimasto fuori dal confronto non è nelle condizioni di dettare le regole, se la norma obbliga le aziende a convocare i firmatari del CCNL è anche vero che nessuna Legge vieta alle stesse aziende di confrontarsi con altre realtà rappresentative.
Riteniamo che in una fase così delicata non si possa consegnare il destino dei lavoratori nelle mani di chi non li ha tutelati nemmeno negli ultimi tavoli tecnici, non firmando il Salva Messina che ha tutelato i livelli occupazionali .
La democrazia partecipata dal basso che si è consolidata durante la lunga trattativa del Salva Messina ha restituito dignità ai lavoratori, stanchi di farsi rappresentare da organizzazioni di vertice che non tengono in considerazione il loro mandato.
Difenderemo il diritto a rappresentare i nostri associati con ogni strumento, anche con la lotta diretta in piazza e senza permessi retribuiti.
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