Messina, 29 settembre
Lei si chiama Cetty Chillè e vive a Mangialupi. Vive, anzi sopravvive, con le sue due figlie, senza marito, quotidianamente in queste due stanzette di una casetta da dichiarare inabitabile. Tetto in amianto, topi che scorazzano in cucina e che lasciano escrementi dentro il pentolame e la pioggia che quando viene giù, scola lungo le pareti, bagna i letti ed allaga i pavimenti, alimentando la muffa, mischiata all’amianto. E proprio in cucina c’è la condizione igienica peggiore: topi ed il tetto di compensato sopra il quale l’amianto si sta sbriciolando e viene giù dai pannelli sconnessi di cartone pressato, mischiandosi al cibo che questa mamma è costretta a preparare qui ed in queste condizioni per le sue due figlie. Una di loro è gravemente malata: “Mia figlia ha un ritardo mentale e soffre di problemi psichici, quando vede un topo entra in crisi e non vede più”.
Una situazione di degrado come ce ne sono tante a Messina e che urgono immediato intervento. L’Agenzia per il Risanamento, infatti, deve e non può fare a meno, tenere conto dei casi urgenti che sono tanti. Come quello di Cetty Chillè e delle sue due figlie, una situazione già censita dal sistema avviato dal Sindaco De Luca, ed al quale Cetty Chillè si rivolge con un appello: “Aiutatemi ad andare via da qui e portare via con me le mie figlie”.
Disponibilità ad accogliere in una comunità con assistenza sanitaria Fortunata