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Top Gun in salsa sicula: a Birgi sbarcano gli F-35

- 20/09/2025
F 35A

Il governo promette un futuro di sviluppo con la scuola internazionale per jet da combattimento, ma il territorio teme di trasformare il suo volano turistico in una portaerei sul Mediterraneo. E mentre la politica si divide, la protesta (per ora) corre online

Mettete via le valigie e i biglietti low-cost, o almeno teneteli d’occhio. Perché a Trapani-Birgi sta per andare in scena un kolossal che nemmeno a Hollywood: la prima e unica scuola di addestramento per piloti di caccia F-35 fuori dagli Stati Uniti. Avete capito bene. Mentre si discute di come allungare la stagione turistica, c’è chi pensa ad allungare la pista per far decollare i gioiellini da combattimento. Roba da far tremare i polsi e, forse, anche i vetri delle case.

Il copione, scritto nei palazzi romani, è di quelli che promettono mari e monti: un’occasione unica per l’ammodernamento, un volano per l’economia, un fiore all’occhiello tecnologico con simulatori, palestre e piani d’azione da remoto. Un futuro radioso, insomma. Peccato che in provincia di Trapani più di qualcuno questo film l’abbia già visto – era il 2011, si bombardava la Libia – e il finale non era piaciuto per niente.

Cristina Ciminnisi 28

A GUASTARE LA FESTA, infatti, ci pensa la deputata regionale del M5S Cristina Ciminnisi, che agita lo spettro di un passato recente. “Birgi è il cuore economico e turistico della provincia”, tuona, ricordando quando lo scalo venne chiuso ai civili lasciando a terra turisti, sogni e fatturati. “Mentre lavoriamo per la crescita, c’è chi vuole trasformare Birgi in un avamposto bellico. Non possiamo accettare che Trapani diventi nuovamente una portaerei nel cuore del Mediterraneo”. Una posizione messa nero su bianco in una mozione all’Ars per chiedere al governo Schifani di battere un colpo, di far capire se la Sicilia sia un “ponte di pace” o una base al servizio di strategie che con la granita e gli arancini c’entrano poco.

E mentre la politica si azzuffa, la gente si organizza. Ma niente forconi e piazze urlanti, per carità, siamo nel 2025. La prima mobilitazione contro i supercaccia è una manifestazione online, un clic-day per contarsi e capire se c’è abbastanza gente disposta a passare dal mouse alla piazza. Il timore è semplice e agghiacciante: che Birgi, con tutti quei simulatori e quei piloti da addestrare, diventi un bersaglio con la “B” maiuscola.

DAL GOVERNO, intanto, fanno spallucce. Ricordano, con una certa flemma, che Birgi è la casa del 37esimo stormo dell’Aeronautica dal lontano 1984. Insomma, prima è stata una base militare e poi, quasi per caso, un viavai di turisti. Un dettaglio che, secondo loro, dovrebbe tranquillizzare tutti.

Resta solo da capire se la nuova pista servirà più ai carrelli dei trolley o a quelli degli F-35. Ai siciliani, come al solito, l’ardua sentenza. E la scomoda convivenza con i nuovi, rombosissimi, vicini di casa.

F 35B 4 min
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