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SPADAFORA, CALA IL SIPARIO SULLA FESTA DEL MARE 2025: UN’EDIZIONE DA RECORD TRA CULTURA, SPETTACOLO E COMUNITÀ

- 28/07/2025
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SPADAFORA, 28 luglio 2025 – Si è conclusa ieri, con un bilancio straordinario in termini di partecipazione e qualità, la terza edizione della Festa del Mare di Spadafora. Per cinque giorni, il borgo si è trasformato in una scenografia viva e accogliente, con il Castello illuminato, il parco pullulante di visitatori tra villaggio enogastronomico e palco, e il lungomare animato da mercatini e incontri culturali. Un successo tangibile che proietta la manifestazione verso una dimensione sempre più ampia e di respiro extraterritoriale.

La giornata conclusiva si è aperta con la suggestiva sfilata della Banda dei Bersaglieri, che ha omaggiato il Monumento ai Caduti prima di esibirsi in un applauditissimo concerto sul palco principale.

LA SERATA DI GALA E I PREMI “FESTA DEL MARE”

Il momento clou della serata finale è stata la cerimonia di gala. Ad aprire lo spettacolo, l’eleganza e l’impatto visivo dell’artista circense Chiara Serges, che ha incantato il pubblico sospesa a metri d’altezza. A seguire, l’intensa esibizione del cantautore Toni Canto, che ha introdotto la premiazione alla presenza della Commissione Cultura e dell’On. Barbara Floridia, Presidente della Commissione di Vigilanza Rai.

Ecco tutti i riconoscimenti conferiti:

  • Premio Uomo di Mare 2025: Alla dott.ssa Maria Rosaria Plutino, ricercatrice del CNR, per i suoi fondamentali studi sull’impatto delle microplastiche nell’ecosistema marino.
  • Premio Vitarelli: A Caterina Pastura, co-fondatrice della casa editrice Mesogea, per il prezioso lavoro di riscoperta delle voci del Mediterraneo e la ripubblicazione dell’opera di Vitarelli.
  • Premio Antonino Giunta: All’archeologa Maria Clara Martinelli, direttrice del Museo di Lipari, per il suo contributo agli scavi archeologici di Spadafora.
  • Premio Speciale “Grazia Paino”: Al dott. Giuseppe Cassone, giovane fisico spadaforese, per la sua importante ricerca scientifica sull’acqua.
  • Riconoscimento al dott. Luongo: Stimato oculista, per aver raccolto e preservato le memorie e i racconti del borgo marinaro, che saranno pubblicati in un libro dalla Pro Loco.
  • Premio Spadaforese d’Oc: Al prof. Mimì Farsaci, ex atleta di fama e oggi instancabile ricercatore, per il suo prezioso lavoro di studio sul Liberty dei palazzi del centro storico.
  • Premio Speciale del Sindaco: Alla Senatrice Barbara Floridia, per il suo impegno culturale e sociale per il territorio e la dedizione ai temi della comunicazione.

La serata è proseguita con la comicità travolgente di Denni Napoli e le degustazioni di pesce azzurro a cura dello chef Nato Micale, offerte dalla Pro Loco.

UNA NUOVA VISIONE: SPAZI RIGENERATI E CULTURA DIFFUSA

Questa edizione segna un punto di svolta, con l’ambizione di trasformare luoghi marginali in centri di aggregazione. Ne è un esempio l’area del “pesce cantato”, una tettoia dismessa sull’arenile, oggi finalmente rifunzionalizzata. Il lungomare è diventato cornice di salotti letterari e il parco sportivo ha ospitato talk e performance, con il valore aggiunto del Mercato della Terra di Slow Food. Una festa che ha saputo superare anche le sfide del meteo, dal caldo record alla quasi-bufera di venerdì, confermando la sua solidità. La Gara di Ghiotta, sospesa per maltempo, sarà recuperata in una nuova data.

ARTE E SOSTENIBILITÀ AL CASTELLO

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Ruolo centrale ha avuto il Castello di Spadafora, che ospita un percorso espositivo di grande fascino. L’installazione “Essere Acqua” di Giuseppe La Spada e la mostra “Meravigliarsi” – con le scarpe di lusso ispirate al mare della stilista Carla Foca, le sete dipinte di Rosanna Mortelliti e i gioielli realizzati con plastica riciclata di Linda Schipani – hanno già registrato centinaia di visitatori. La mostra, aperta fino a settembre, unisce bellezza e un potente messaggio di responsabilità ambientale.

Una terza edizione che, sotto la direzione artistica di Benedetto La Macchia (Presidente Pro Loco), con la direzione del salotto letterario di Maria Clara Mollica e dello StoccoFest di Marisa La Macchia, ha saputo unire memoria, ricerca, spettacolo e tradizione, lasciando un segno tangibile sulla comunità e sul territorio.

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