
MESSINA – L’Unità di Crisi della Farnesina ha comunicato che l’attivista messinese Antonio Mazzeo, fermato ieri dalle autorità israeliane, ha optato per l’espulsione immediata dal Paese. Secondo quanto si apprende, Mazzeo verrà imbarcato da Tel Aviv presso l’aeroporto Ben Gurion. Si attendono i dettagli relativi al volo di rientro.
La notizia della svolta era stata anticipata dal giornalista Corrado Speziale, amico dell’insegnante messinese. Mazzeo si trovava a bordo dell’imbarcazione “Handala” insieme ad altri venti attivisti. La nave, appartenente alla Freedom Flotilla e carica di aiuti umanitari, è stata intercettata e bloccata dalle forze militari israeliane mentre era in rotta verso la Striscia di Gaza, portando al fermo di tutti i passeggeri.
Sull’episodio, la coalizione Freedom Flotilla ha rilasciato ieri un comunicato. Nella nota si afferma che “l’esercito israeliano ha attaccato Handala in acque internazionali e rapito 21 civili disarmati”. La coalizione ha inoltre precisato che l’imbarcazione civile, impegnata “per rompere l’illegale blocco imposto da Israele alla popolazione palestinese di Gaza”, sarebbe stata intercettata a circa quaranta miglia nautiche dalla costa.
Stando a quanto riportato nel comunicato, “alle ore 23:43 (ora palestinese), le forze di occupazione hanno disattivato le telecamere a bordo della Handala e ogni comunicazione con l’equipaggio è stata interrotta”. La nota della Freedom Flotilla specifica infine la natura del carico, descritto come composto da beni di prima necessità quali latte in polvere per neonati, pannolini, alimenti e medicinali, e destinato “alla distribuzione diretta ad una popolazione stremata”.
