

MESSINA – Tensione in acque internazionali al largo delle coste di Gaza. La nave “Handala”, parte della Freedom Flotilla e diretta verso la Striscia con a bordo attivisti filo-palestinesi, è stata abbordata e posta sotto il controllo delle forze militari israeliane. Tra i 19 attivisti e due giornalisti presenti a bordo, vi sono anche due italiani: lo skipper barese Tony La Piccirella e il noto attivista e saggista messinese Antonio Mazzeo.
L’operazione è stata documentata in parte da una trasmissione in diretta diffusa dal movimento stesso. Le immagini, interrotte bruscamente dopo pochi minuti, mostravano gli attivisti seduti sul ponte dell’imbarcazione con le mani alzate, mentre intonavano fischiettando le note di “Bella Ciao” all’arrivo dei soldati.
Secondo la Freedom Flotilla Coalition, l’azione sarebbe avvenuta in palese violazione del diritto internazionale. “L’Handala è stata intercettata e abbordata illegalmente dalle forze israeliane mentre si trovava in acque internazionali”, ha dichiarato il gruppo in un messaggio sui social media. A conferma di ciò, i dati del sistema di tracciamento online indicavano la posizione della nave a circa 50 chilometri dalla costa egiziana e a 100 chilometri a ovest di Gaza al momento del blitz.
Da parte dell’esercito israeliano non è giunta una conferma immediata, ma l’operazione rientrerebbe nell’annunciata applicazione del “blocco di sicurezza marittima legale sulla Striscia di Gaza”. L’equipaggio dell’Handala, prima dell’intercettazione, aveva annunciato tramite un post su X l’intenzione di intraprendere uno sciopero della fame in caso di arresto.
A bordo della nave si trovavano anche due parlamentari francesi, Emma Fourreau e Gabrielle Cathala. La notizia del loro fermo ha scatenato la dura reazione del leader del partito La France Insoumise, Jean-Luc Mélenchon. “I delinquenti di Netanyahu sono saliti a bordo dell’Handala. Hanno attaccato 21 persone disarmate in acque territoriali dove non hanno alcun diritto. Un rapimento di cui sono vittime due parlamentari francesi”, ha scritto Mélenchon su X, chiedendo un intervento immediato del governo francese.
L’episodio si inserisce nel drammatico contesto della crisi umanitaria a Gaza, dove Nazioni Unite e ONG continuano a lanciare allarmi per una carestia imminente. L’azione contro l’Handala segue un copione già visto: solo il 9 giugno scorso, un’altra imbarcazione della flottiglia, la “Madleen”, era stata intercettata e rimorchiata nel porto israeliano di Ashdod. A bordo si trovavano 12 attivisti, tra cui la svedese Greta Thunberg, che furono successivamente espulsi da Israele. Ora l’attenzione e la preoccupazione sono rivolte alla sorte di Antonio Mazzeo e degli altri passeggeri dell’Handala.
