
Lo schianto fatale con un furgone è avvenuto nel tardo pomeriggio sulla strada a scorrimento veloce, all’altezza del bivio per San Piero Patti. La vittima è Andrea Trimarchi. Indagini in corso per chiarire la dinamica.

PATTI (ME) – Un’altra tragedia della strada scuote la comunità pattese nel tardo pomeriggio di oggi. Andrea Trimarchi, 51 anni, ha perso la vita in un violento incidente stradale avvenuto intorno alle 17:00 lungo la strada a scorrimento veloce, nei pressi dell’area industriale della città. L’uomo si trovava in sella a una motocicletta di grossa cilindrata quando, per cause ancora in corso di accertamento, si è scontrato fatalmente con un furgone.L’impatto è avvenuto all’altezza del bivio che collega Patti a San Piero Patti. Secondo una prima ricostruzione, lo schianto è stato violentissimo e non ha lasciato scampo al motociclista.Immediato l’allarme e l’arrivo sul posto di diverse squadre di soccorso. I sanitari del 118 hanno tentato a lungo di rianimare l’uomo, ma le ferite riportate si sono rivelate troppo gravi e ogni sforzo è stato, purtroppo, vano. Il cuore di Trimarchi ha cessato di battere pochi minuti dopo l’incidente. Sul luogo della tragedia sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco e le pattuglie di Polizia e Carabinieri per i rilievi e la gestione della viabilità.Le forze dell’ordine hanno immediatamente avviato le indagini per ricostruire l’esatta dinamica del sinistro e accertare le responsabilità. Il conducente del furgone, un uomo proveniente da un vicino comune montano, è stato condotto in caserma per essere sottoposto all’interrogatorio di rito e agli esami tossicologici, come da prassi.Su disposizione del magistrato di turno della Procura di Patti, entrambi i veicoli coinvolti sono stati posti sotto sequestro. Anche la salma della vittima è stata trasferita e messa a disposizione dell’autorità giudiziaria, che potrebbe disporre l’autopsia nelle prossime ore. La notizia della scomparsa di Andrea Trimarchi si è diffusa rapidamente in città, destando profondo cordoglio e riaccendendo il dolore per le troppe vite spezzate sull’asfalto.
