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Vertenza Cargill, la Regione eviti la chiusura. L’allarme del PD: “Area industriale di Milazzo a rischio desertificazione”

- 09/10/2025
hyerace

Pressing dei Dem sul governo Schifani per salvare i 49 lavoratori del sito di Giammoro. “L’area industriale della Valle del Mela rischia la desertificazione”.

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Messina, 9 ottobre 2025 – Un’altra crisi industriale minaccia il tessuto produttivo della provincia di Messina, già pesantemente provato da anni di difficoltà. I riflettori sono puntati sullo stabilimento Cargill di Giammoro, a Pace del Mela, per cui la multinazionale ha annunciato la chiusura, mettendo a rischio il futuro di 49 lavoratori specializzati e dell’intero indotto. La politica si mobilita e, durante un’audizione cruciale tenutasi ieri presso la Commissione Attività Produttive dell’Ars, il Partito Democratico ha chiesto un intervento forte e immediato da parte del governo regionale per scongiurare l’ennesimo colpo all’economia locale.

Cronistoria di una crisi annunciata

La vicenda dello stabilimento di Giammoro, specializzato nella produzione di pectina, una fibra naturale molto richiesta nel settore alimentare, non è un fulmine a ciel sereno. Secondo le organizzazioni sindacali, dal 2023 la multinazionale ha progressivamente ridotto gli investimenti nel sito siciliano, non sostituendo il personale andato in pensione e lasciando presagire un disimpegno. La comunicazione ufficiale è arrivata con la condizione di trovare un nuovo acquirente entro settembre 2025, in caso contrario la chiusura sarebbe stata inevitabile.

La Cargill ha motivato la decisione adducendo l’aumento dei costi energetici e non meglio specificate difficoltà di mercato. Motivazioni ritenute “strumentali” da più parti, sia politiche che sindacali, le quali sottolineano come la domanda di pectina sia in realtà in crescita. Il sospetto, neanche troppo velato, è che si tratti di una scelta strategica della multinazionale, volta a privilegiare i suoi stabilimenti in Francia e Germania a discapito dell’unico sito produttivo italiano.

L’intervento della politica: pressing sul governo Schifani

La crisi della Cargill è approdata ieri a Palermo, in III Commissione all’Ars. Presenti per il Partito Democratico i deputati Dario Safina, Calogero Leanza e Nello Di Pasquale, che hanno sollecitato l’esecutivo regionale. “Serve attivare immediatamente un tavolo con il Governo Nazionale per costruire un percorso che salvi stabilimento e livelli occupazionali“, hanno affermato i deputati dem al termine della seduta. L’appello è diretto all’Assessore per le Attività Produttive, Edy Tamajo: “faccia fino in fondo il suo dovere per evitare l’ennesima chiusura che rischia di desertificare l’area industriale di Milazzo – Valle del Mela”.

La dura presa di posizione dei deputati regionali si inserisce in un’azione politica già avviata a Roma dalla deputata Stefania Marino e dal senatore Antonio Nicita, che nei giorni scorsi hanno presentato un’interrogazione parlamentare per portare il caso all’attenzione del Governo Meloni.

L’intervento di Armando Hyerace

Anche a livello provinciale il PD esprime forte preoccupazione. “Siamo profondamente preoccupati per l’intera area industriale del Messinese,” dichiara il segretario provinciale Armando Hyerace. “Il caso Cargill non è un episodio isolato, ma rischia di rappresentare l’anticamera di una vera e propria desertificazione produttiva, il cui pericolo denunciamo da tempo insieme alle organizzazioni sindacali”. L’obiettivo è chiaro: mantenere alta l’attenzione delle istituzioni per trovare soluzioni concrete, che passano dalla ricerca di un nuovo investitore a possibili percorsi di riconversione industriale che possano garantire continuità produttiva e occupazionale per un territorio che non può permettersi di perdere altri pezzi pregiati della sua industria. L’esito dell’audizione di ieri e le prossime mosse dell’assessore Tamajo saranno decisive per scrivere il futuro dello stabilimento e dei suoi lavoratori.

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