
“Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, pronunciandosi a Sezioni Riunite sul ricorso straordinario al Presidente della Regione Siciliana in epigrafe indicato, esprime il parere che il ricorso debba essere accolto con l’annullamento degli atti impugnati”.
Così il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, pronunciandosi a Sezioni Riunite lo scorso 18 settembre 2025 sul ricorso straordinario al Presidente della Regione Siciliana proposto dall’Associazione Turistica Balneare Siciliana con gli avvocati Andrea Scuderi e Giovanni Mandolfo, ha espresso il parere che il ricorso debba essere accolto con l’annullamento
1) del decreto del 2 gennaio 2025, n. 1, emanato dall’Assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana il 17 gennaio 2025, con cui è stata disciplinata la “Nuova procedura per l’approvazione dei Piani di utilizzo delle aree demaniali marittime”;
2) della Circolare del 3 gennaio 2025 prot. n. 3, emanata dall’Assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana il 17 gennaio 2025, nella parte in cui è previsto che l’Ufficio Tecnico competente, in persona del Responsabile del Procedimento provvede a rielaborare, ove necessario, il Piano apportando le opportune revisioni, sulla base delle eventuali prescrizioni e/o osservazioni contenute nel provvedimento di verifica di assoggettabilità o nel parere VAS di cui al D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii., e delle eventuali osservazioni dei portatori di interesse legittimo.
“Ciò – spiega il presidente dell’Associazione Turistica Balneare Siciliana, Antonio Firullo – in quanto tali atti violano la competenza del Consiglio Comunale, riconoscendo alla Giunta comunale il potere di modificare il P.U.D.M. deliberato dall’organo consiliare, nonostante la Giunta risulti priva di legittimazione, non sussistendo una espressa norma di legge che l’autorizzi in un procedimento in cui, invece, la legge regionale espressamente riconosce la competenza consiliare. Tenuto conto che l’annullamento di un atto generale di valenza regolamentare qual è l’impugnato Decreto Assessoriale – nei sensi e limiti indicati nel parere – ha effetto erga omnes, pur rendendosi necessario attendere ancora il decreto del Presidente della Regione che definisca il ricorso straordinario, si ritiene che vi siano già rilevanti ragioni per valutare una revisione delle procedure in corso di approvazione dei P.U.D.M., consentendo la più compiuta valutazione delle osservazioni formulate dai portatori di interesse legittimo nell’ambito del procedimento”.









