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Manuli, “Ordinanza rifiuti illegittima e a rischio contenziosi. I costi ricadranno sui taorminesi e sul Comune”

- 29/09/2025
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Taormina, 28 settembre 2025 – Nei giorni scorsi il consigliere comunale Luca Manuli, del gruppo politico Progetto Ricostruzione Taormina, ha inviato, insieme al consigliere Nunzio Corvaia, una segnalazione al Prefetto di Messina per denunciare le gravi criticità contenute nell’Ordinanza Sindacale n. 51 del 1° settembre 2025, che entrerà in vigore il prossimo 1° ottobre. L’atto mira a disciplinare le modalità di conferimento dei rifiuti attraverso l’introduzione, in caso di inadempienza e presunta violazione, di sanzioni da 500 euro.
Dall’analisi del provvedimento emergono rilevanti profili di illegittimità. L’ordinanza invade competenze proprie del Consiglio comunale e, cosa ancor più grave, introduce obblighi e sanzioni senza il conforto di alcuna base legislativa, applicando in modo automatico la sanzione massima in violazione dei principi di legalità e proporzionalità.
«Un provvedimento – dichiara Luca Manuli – destinato inevitabilmente ad aprire una lunga serie di contenziosi da parte dei cittadini. Le forzature giuridiche contenute nell’ordinanza sono così evidenti che i giudici non potranno che accogliere i ricorsi. Il risultato sarà un danno economico per tutti: i cittadini costretti a difendersi e il Comune che dovrà sostenere spese legali, processuali ed eventuali rimborsi, come già accaduto con la vicenda della riscossione forzata dei tributi».
«Non si può amministrare una città come Taormina – aggiunge Manuli – trasformando ogni ordinanza in uno strumento di propaganda. La legalità non si impone con atti raffazzonati e sanzioni illegittime, ma con regole chiare e condivise, capaci di rafforzare il senso civico senza trasformare i cittadini in bersagli facili».
Il provvedimento era stato presentato dal sindaco come propedeutico a una revisione degli orari di conferimento, ma è chiaramente l’ennesima operazione di facciata, finalizzata a confondere le acque e a distogliere l’attenzione dalla richiesta dei residenti del centro senza fornire soluzioni concrete ai loro problemi. Ordinanze di questo tipo finiscono per somigliare più a spot che ad atti amministrativi, con la conseguenza che i cittadini si troveranno a pagare due volte: prima con multe discutibili, poi con i costi delle cause perse dal Comune.
Inoltre questa ordinanza è destinata a fare la stessa fine di quella sugli ispettori ambientali, revocata pochi giorni fa per evitare contenziosi. In quel caso il sindaco è stato costretto a un clamoroso passo indietro, limitando gli ispettori a semplici segnalatori e riconoscendo implicitamente che le multe elevate erano illegittime.
«È auspicabile – sottolinea Manuli – che tutti coloro che hanno ricevuto sanzioni siano risarciti d’ufficio, perché i cittadini non possono pagare due volte per errori che sono solo frutto di superficialità e di una gestione amministrativa improntata alla propaganda. Prima le multe, poi i rimborsi, sempre a carico della comunità: un copione già visto troppe volte».
«Il metodo De Luca è ormai chiaro – conclude Manuli –: ordinanze roboanti, dichiarazioni e post social in pieno stile propaganda, che quando si scontrano con la realtà si trasformano in uno show a spese dei cittadini. Taormina non merita questa gestione: servono serietà, legalità e rispetto dei cittadini».
Progetto Ricostruzione Taormina continuerà a vigilare e a denunciare ogni atto che, invece di rafforzare il senso civico e il rispetto delle regole, espone l’ente a contenziosi e la città e i suoi abitanti a ulteriori difficoltà.

ispettori ambientali