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TPL SICILIA: FAISA CISAL DENUNCIA IL SILENZIO DI REGIONE E AZIENDE – GRAVI VIOLAZIONI NEL SETTORE DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE NELLE AZIENDE INTERBUS – AUTOLINEE SEGESTA – ETNA TRASPORTI E AUTOSERVIZI RUSSO

- 26/07/2025
Concetto Pirri segretario provinciale Messina FAISA CISAL
Festa del Mare Spadafora

Catania 26 – La FAISA CISAL, per voce del Delegato Regionale per per le Autolinee Private Salvatore Crisafulli, denuncia con fermezza il silenzio inaccettabile della Regione Siciliana, dei consorzi vincitori delle gare e delle aziende Interbus – Autolinee Segesta – Etna Trasporti e Autoservizi Russo che effettuano le linee del trasporto pubblico locale in Sicilia, in merito alle numerose segnalazioni
avanzate sul servizio TPL in Sicilia.
Situazione ormai insostenibile: molte linee di trasporto non vengono svolte e accorpate, causando enormi disagi all’utenza e lasciando interi territori privi di collegamenti.
Inoltre, vengono sistematicamente violati i contratti collettivi nazionali di categoria, con orari di lavoro estenuanti e “nastri” che superano anche le 14/15 ore giornaliere, in palese contrasto con i limiti previsti dal CCNL e dalla normativa sui riposi tutto ciò crea grave nocumento alla sicurezza dei dipendenti e dell’utenza . A ciò si aggiunge il mancato pagamento e la mancata trasparenza sulle spettanze dovute ai lavoratori, privati degli strumenti per verificare l’effettiva remunerazione delle prestazioni effettuate. Gravi anche le condizioni di sicurezza: la fermata di Terrasini in via Partinico effettuata da Autolinee Segesta, già segnalata da FAISA
CISAL considerato che non rispetta le minime condizioni di sicurezza imposti dal codice della strada e accertata come non autorizzata dalla Polizia Municipale, continua incredibilmente ad essere indicata come attiva dall’azienda, nonostante l’ordine esplicito di non effettuarla più.
A peggiorare il quadro, tempi di percorrenza inadeguati, che mettono sotto pressione i lavoratori e compromettono seriamente la qualità e la sicurezza del servizio per tutti.
“Non è più tollerabile il silenzio istituzionale e l’inerzia delle aziende. Stiamo assistendo a un progressivo sgretolamento del servizio pubblico in Sicilia, a danno sia dei lavoratori che dei cittadini. Pretendiamo risposte immediate, ispezioni e interventi concreti da parte della Regione e delle autorità competenti. Se non arriveranno, non escludiamo ulteriori iniziative sindacali anche di carattere
eclatante”, dichiara Salvatore Crisafulli, Delegato Regionale Autolinee Private FAISA CISAL SICILIA Inoltre ci si riserva di adire tutte le vie legali per la tutela dei lavoratori e per il ripristino delle condizioni minime di legalità e sicurezza nel settore.

Segesta Faisa
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