

Mota stampa Renato Coletta – Consigliere IV Circoscrizione
19 luglio 2025 – Sempre più frequentemente continuano a schiantarsi grossi rami e alberi molto grandi, che soltanto per puro caso non hanno coinvolto cittadini. Dal febbraio 2021 la manutenzione del verde urbano venne affidato dal Comune alla società partecipata MessinaServizi. I risultati furono Il passaggio di consegne è stato letteralmente disastroso per due motivi fondamentali. Intanto non venne ripreso e concluso il lavoro di monitoraggio effettuato su alcune centinaia di Pini da due professionisti qualificati; successivamente, anziché procedere all’abbattimento di una decina di alberi a rischio schianto (in classe D), l’attività venne incomprensibilmente “congelata” sospesa per ben due anni e soltanto grazie al clamore suscitato dallo schianto del grosso pino sul viale Regina Elena il 17 aprile 2023, il monitoraggio ripartì da zero, quindi buttando al vento il monitoraggio precedentemente effettuato dal dipartimento comunale e trasmesso nel 2021 a MessinaServizi. Oggi, a distanza di quattro anni dai rilevamenti effettuati nel 2020, sono ancora presenti alberature a rischio schianto (classe D), sensori applicati ad alberi caduti, senza che né abbiano segnalato il pericolo, anche perché acquistati senza alcuna evidenza scientifica. Gli ultimi schianti in ordine di tempo, il pino di piazza XX settembre caduto a febbraio di quest’anno ed il pino di piazza Duomo, erano entrambi muniti di questi sensori, evidentemente fasulli.

E che dire del mistero dei Platani di viale Giostra e dei pini vicini alla chiesa di San Matteo, prima dichiarati sicuri e poi abbattuti in fretta e furia dopo l’ennesimo schianto.
A questo si aggiunte la recente caduta di un grosso ramo del carrubo di piazza Santa Caterina successivamente abbattuto, a causa di un mancato contenimento in altezza, purtroppo una scelta scellerata adottata ormai per tutte le alberature cittadine. Si continua infatti a far sviluppare la chioma degli alberi verso l’alto contrariamente ad ogni logica. Questa modalità determina l’allungamento delle ramificazioni derivate principalmente da precedenti capitozzature, evidenziando una loro fragilità strutturale.
Tutto questo espone i cittadini a seri rischi, soprattutto in giornate piovose o peggio, ventose. Inoltre gli addetti alla potatura operanti nei cestelli, sono costretti a lavorare a quote ormai superiore ai 10 metri, esponendo questi operai al rischio di infortuni.
Nel caso del Pino di piazza Duomo, la pessima abitudine di collocare prati inglesi e relativi impianti di irrigazione, sotto alberi con un fabbisogno idrico contenuto, potrebbe essere la causa dello schianto di ieri.
Per quanto esposto, non è concepibile che la gestione delle alberature cittadine possa continuare ad essere gestita da MessinaServizi, senza il supporto di tecnici ed esperti qualificati. A mio parere, sarebbe opportuno internalizzare questa attività in seno al dipartimento comunale, quindi sotto il controllo pubblico ed è quanto proporrò all’amministrazione.
