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Ryan può tornare a casa: il cane che “abbaiava troppo” riabbraccia la sua famiglia

- 01/07/2025
Cane in canile, repertorio

Lieto fine per una vicenda che ha commosso l’intera comunità di Milazzo e non solo. Il GIP ha accolto la richiesta dei legali, nominando il proprietario custode giudiziario. Il cane, un compagno di giochi per un bimbo di due anni, era stato sequestrato dopo la denuncia dei vicini.

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MILAZZO – Ryan può finalmente tornare a casa. Si chiude con un sospiro di sollievo la storia del cane che aveva commosso Milazzo, allontanato dalla sua famiglia e dal suo piccolo amico umano di due anni perché, secondo i vicini, “abbaiava troppo la notte”. Il giudice per le indagini preliminari, Giuseppe Sidoti, ha accolto l’istanza presentata dai legali della famiglia, gli avvocati Salvo De Pasquale e Alfio Chirafisi, disponendo il ritorno dell’animale.

Il proprietario è stato nominato custode giudiziario e potrà così riaccogliere Ryan tra le mura domestiche. Si tratta di un epilogo felice per una vicenda iniziata il 4 novembre dello scorso anno, quando una querela presentata dai vicini di casa aveva fatto scattare un provvedimento drastico da parte del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto: il sequestro preventivo del cane.

Da quel giorno, Ryan era stato trasferito in un canile di Messina, lontano dall’affetto dei suoi proprietari e soprattutto dal bambino con cui condivideva giochi e giornate. La denuncia aveva dato il via a un’indagine, gestita dalla Polizia Municipale locale, che paradossalmente aveva confermato ciò che la famiglia ha sempre sostenuto. I controlli, effettuati anche con il supporto dei veterinari dell’ASP, avevano infatti attestato le ottime condizioni di vita dell’animale e il suo benessere all’interno del nucleo familiare, escludendo ogni forma di maltrattamento.

La famiglia non si è mai arresa e, tramite i propri legali, si è opposta con forza al sequestro. La loro battaglia ha attirato l’attenzione di numerose associazioni animaliste, che si sono interessate al caso, amplificandone la risonanza.

Oggi, la decisione del giudice Sidoti mette la parola fine all’incubo. Ryan torna a casa, ma il suo rientro è vincolato al rispetto di alcune condizioni. Il proprietario dovrà infatti garantire una valutazione continua del comportamento del cane, per monitorare e comprendere eventuali anomalie. Un lieto fine che restituisce un compagno di giochi al suo piccolo amico, ma che affida anche una precisa responsabilità alla famiglia.

Cane in canile, repertorio