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Passeggiata a mare, scala storica demolita. Sen. Musolino chiede chiarimenti ad Autorità di sistema, Soprintendenza ed a Sindaco di Messina

- 21/05/2025
scalini cementati passeggiata a mare
voce di popolo 1000x300 1

La senatrice messinese di Italia Viva Dafne Musolino, scrive una lettera per avere chiarimenti circa le motivazioni e le modalità secondo le quali si è ritenuto di procedere alla demolizione della scala storica che insisteva nella Passeggiata a mare di Messina.

Si fa seguito alle notizie di stampa, alle numerose segnalazioni pervenute dai cittadini
nonché ad un sopralluogo personalmente effettuato presso l’area della Passeggiata a Mare di Messina –
scrive la Musolino – per richiedere urgenti chiarimenti in merito ai lavori attualmente in esecuzione lungo il tratto noto come “Largo Marinai d’Italia”, antistante la Prefettura, e più in generale sull’intervento relativo alla realizzazione della pista ciclabile che attraversa il lungomare di Via Vittorio Emanuele
II. Come è noto, l’area in questione è di proprietà all’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto ed è attualmente in concessione al Comune di Messina che, in forza di tale titolo, ne ha disponibilità ed è tenuto alla sua manutenzione ordinaria.

Orbene, da quanto rilevato, risulta lo smantellamento di una scalinata storica presente nel tratto in oggetto, sostituita al momento da una rampa in cemento”.

“Pur comprendendo l’intento di agevolare la mobilità ciclabile e l’accessibilità alle aree
pubbliche,
– specifica Musolino – non posso non condividere le perplessità sollevate da più parti sull’intervento sia sotto il profilo paesaggistico-architettonico, sia per le possibili conseguenze idrogeologiche che potrebbero derivare dalla cementificazione dell’area.
Non potrà sfuggire infatti alla considerazione delle SS.LL. come la sostituzione del
materiale di rivestimento che favorisce l’assorbimento delle acque di scorrimento con materiali che presentano caratteristiche di impermeabilità contribuisca attivamente alla causazione dei fenomeni di allagamento
, che nella nostra città stanno assumendo – anche a seguito delle esecuzioni degli ultimi interventi sulla viabilità stradale con la copertura delle bocche di scolo delle acque – una frequenza ed una gravità particolarmente elevate e preoccupanti”.

“Tutto ciò premesso, – spiega Musolino – stante anche l’assoluta assenza di chiarimenti spontaneamente offerti dall’Amministrazione comunale alla cittadinanza, si chiede alle SS.LL. i seguenti chiarimenti ed informazioni.
All’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto, considerato che l’area interessata appartiene al detto Ente che la concede in uso al Comune di Messina, si chiede di conoscere se l’Amministrazione comunale ha previamente comunicato e/o richiesto formale autorizzazione per l’esecuzione dei lavori in corso.
Alla Soprintendenza dei BB.CC.AA. di Messina si chiede di conoscere se la scalinata
rimossa risultava essere parte integrante del disegno architettonico originario della Passeggiata a Mare e, in caso di risposta affermativa al primo quesito, si chiede di conoscere se sia stato acquisito preventivamente il parere della Soprintendenza per la sua rimozione e/o ricollocazione con eventuali prescrizioni e valutazioni anche con riferimento al materiale lapideo rimosso ed alla sua eventuale ricollocazione.
Al Comune di Messina si chiede di chiarire se il progetto prevede il ripristino delle pietre originali della scalinata una volta completata la rampa e se siano state valutate soluzioni alternative – quali ad esempio la collocazione di strutture amovibili o reversibili – che potessero garantire al contempo accessibilità all’area e la tutela del bene storico dal punto di vista architettonico e paesaggistico.
Inoltre, si invita a considerare l’impatto che interventi del genere possono avere sulla
gestione delle acque piovane: la sostituzione di elementi permeabili con materiali cementizi contribuisce certamente all’aggravarsi dei fenomeni di allagamento che sempre più frequentemente interessano la città, come verificatosi anche di recente.
A tal fine si chiede di conoscere se nel progetto sia stata prevista una opera di canalizzazione delle acque meteoriche al fine di evitare la formazione di zone di raccolta delle acque di dilavamento che, lungi dal favorire l’accessibilità, ne precluderebbero l’utilizzo e la frequentazione per numerosi giorni, ciò anche in considerazione della diversa quota dell’area in oggetto rispetto alla sede stradale
latistante
“.
Nel confidare nella disponibilità e nella sensibilità istituzionale delle SS.LL. rispetto ai temi posti con la presente nota, che attengono alla tutela del patrimonio architettonico culturale e dell’ambiente, in conformità alla normativa vigente, si resta in attesa di un cortese riscontro e si porgono distinti saluti” conclude la lettera la senatrice Musolino.

Dafne Musolino