“Cosa sta facendo il governo per migliorare l’efficienza del braccialetto elettronico? Non c’è solo un problema di malfunzionamenti, ma anche di coordinamento tra chi indossa lo strumento e chi deve poi verificare, e di formazione degli operatori. Se c’è stato un incontro tra i ministri di giustizia e interno, non ne conosciamo il contenuto, mentre serve la massima trasparenza su questo tema così delicato”. Lo dice la senatrice di Italia Viva Dafne Musolino, durante il question time al Senato con il ministro Nordio.
“Sappiamo – aggiunge la senatrice di Italia Viva Daniela Sbrollini, capogruppo in commissione femminicidio – che il numero dei braccialetti elettronici è aumentato, ma lo strumento ha ancora problemi enormi: malfunzionamento, scarsa ricezione, durata della batteria. La cronaca ci dice che tante donne vittime forse potevano essere salvate. È in corso in commissione giustizia una indagine conoscitiva che però non si è ancora conclusa. Il braccialetto è uno apparecchio utile ma non sufficiente contro la piaga della violenza, dello stalking e dei delitti: serve infatti – conclude la senatrice Iv – intervenire a livello culturale, a cominciare dalle scuole, con un nuovo patto educativo, agire sulla formazione e mettere risorse su strumenti come il reddito di libertà”.
