Da ormai troppe settimane, i due snodi portuali di Tremestieri e Boccetta (Porto Storico) sono divenuti una trappola per topi, con serpentoni di veicoli pesanti, costretti a colonne interminabili insieme a qualche turista che comincia ad arrivare.
Il principale motivo di questi disagi, a dire della dirigenza, sarebbe l’insabbiamento di uno degli invasamenti, ma la Lega Autisti Autotrasportatori Indipendenti Siciliani ha un’altra spiegazione:
“Siamo convinti che tutti questi disservizi siano frutto di strumentalizzazione legata all’avvio dei famosi cantieri per la costruzione del Ponte sullo Stretto. Evidentemente siamo in Europa e Regione a Statuto autonomo soltanto quando conviene a qualche politico e faccendiere. Ricordiamo che il Trattato di Maastricht del lontano 7 febbraio 1992 è tuttora vigente e preserva i tre pilastri, in primo luogo quello sulla libera circolazione delle persone e delle cose”, afferma il Presidente Tania Andreoli.
Dal Vice Presidente, Giuseppe Neri, arriva un grido di dolore, a nome di autisti ed autotrasportatori artigiani, che non può essere ignorato; “Perdere mediamente dalle tre alle cinque ore del nostro impegno giornaliero è come perdere un frammento della nostra vita, che è già piuttosto stressante e priva di certezze. Le persone che vivono la “normalità quotidiana” non sanno affatto come è il viaggio del camionista, soprattutto di quello siciliano e meridionale, che in una notte deve percorrere l’intera penisola per rifornire le piattaforme del Nord Italia. Siamo “eroi” dimenticati anche dall’opinione pubblica ed ora questi blocchi non faranno altro che gravare su uno stress psico-fisico già insostenibile.”
La Lega Autisti Autotrasportatori Indipendenti Siciliani, L.A.A.I.S., ha già chiesto l’intervento
dell’I.RU., la World Transport Organisation, molto attenta all’efficienza infrastrutturale e alle
condizioni di vita e lavoro dei conducenti professionali, nonchè all’Europarlamento, perché non si può “morire di Ponte” e là fuori c’è un’intera economia cittadina che sta già soffrendo e/o è già morta, vedi ad esempio l’agricoltura, espropriata selvaggiamente, così pure si stanno perdendo appeal e valore, perché colpire la mobilità e le infrastrutture senza pianificare e senza comprendere che anche le infrastrutture esistenti meriterebbero di essere potenziate, significa che questa grande opera è solo e soltanto pura speculazione politica.
Intanto gli autisti continuano a soffrire ed ogni ora di attesa è stress e fatturato perso!
F.to Tania Andreoli
F.to Giuseppe Neri
- Lega Autotrasportatori Autisti Indipendenti Siciliani L.A.A.I.S.
