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La Città Metropolitana di Messina perde 127 milioni di fondi per non aver saputo gestire progetti già pronti

- 02/12/2024
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La Città Metropolitana di Messina ha perso oltre 127 milioni di euro di fondi tagliati dal Cipess. Sciacallaggio? No, è quella verità che andiamo segnalando da mesi e che rimaneva in sordina, voce chiara e forte ma annacquata e liquidata proprio da accuse di “sciacallaggio” che oggi si ritorcono contro chi le faceva. Il dato adesso è pubblico su “La Sicilia “, opera per opera persa, una lista di infrastrutture che non verranno alla luce perché depennate dal Comitato interministeriale per la programmazione. Scompaiono progetti come la costruzione di un asilo a Sperone o come gli svincoli autostradali di Santa Teresa Riva e di Alì Terme, o, ancora, come quello della costruzione di 15 aule e di un auditorium presso la scuola elementare di Tremestieri. Tutti progetti, è bene dircelo, già pronti ma che, è innegabile evidenza, non sono stati seguiti debitamente nel loro iter. Prova ne è il fatto che il Ministero ha più volte avvertito i nostri Basile e Puccio, sindaco e direttore generale della Città metropolitana, del rischio concreto di perdere tutto. Allarme caduto nel vuoto. Messina si risveglia oggi prima per demerito, perché ha perso più di Catania e di Palermo. Prima e maglia nera per incapacità a dispetto di una narrazione che oggi è, quanto mai chiaramente, non corrispondente ai fatti che dimostrano come questa amministrazione non sia stata in grado di rispettare le scadenze imposte, e così di capitalizzare e consolidare un parco progetti lasciato in eredità da quella precedente, dimostrando, quindi, non solo di non aver prodotto nuova progettazione ma anche di non aver saputo condurre in porto quella già bell’e pronta.

Gli annunci e i rendering, alla luce di fatti come quelli spiacevoli e lapidari riportati nella lista dei definanziamenti di Messina, da oggi debbono assumere il valore di zero se poi questo è il risultato. In ultimo il dato più significativo è che il danno non colpisce solo la Città di Messina, come quello dei fondi perduti per la ristrutturazione di Casa Serena o di quellI-Hub di cui ancora si ascoltano proclami sulle macerie, ma definanzia l’intera provincia messinese, sottraendo fondi per opere sulle quali i tanti sindaci e cittadini delle città del messinese oggi penalizzate, contavano un danno diffuso e non mediaticamente manipolabile. Un danno per la cui entità siamo primi in Sicilia.

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2 Comments
    Antonietta Barbusca

    Messina perde tutto, l’ importante è fare cassa togliendo i parcheggi e piantare alberelli,lasciare le baracche non abitate a Camaro inf in preda a sorci e batte,non utilizzare lo spiazzo creato sotto il ponte della ferrovia dove crescono erbacce e non controllare l’ immondizia che tutti vedono ma nessuno fa’ togliere sempre nella via Gerobino Pilli dove anche un cassone sempre sotto il ponte,che era adibito ad arrostire frattaglie,pieno zeppo di sacchetti di immondizia che aumentano giorno dopo giorno,Messina sarà la città metropolitana dove l’ incompiuta occuperà sempre la prima pagina!!!!!!!

    Giovanni

    Un pupo di pezza chiamato Sinnico messo lì dal puparo De Luca parcheggi a pagamento e alberi oltre questo può fare forse e dico forse il cameriere

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