Presentati a Cernobbio i risultati del Position Paper 2024 realizzato in collaborazione con A2A e “The European House Ambrosetti”. Messina risulta tra le 7 città caso studio individuate da TEHA che stanno attualmente implementando progettualità da considerare come punto di riferimento per stimolare il dibattito sulle potenzialità degli interventi di transizione energetica ed Economia Circolare.
Andando al caso Messina, ecco cosa si legge nel rapporto:
“Messina si configura come un caso studio significativo nel Sud Italia, dove le diverse
progettualità avviate negli ultimi anni per incrementare la sostenibilità ambientale e la
competitività del territorio – anche nell’ottica di un miglioramento della qualità della vita
dei cittadini – hanno già prodotto risultati tangibili.
ILLUMINAZIONE A LED
Un esempio emblematico di questo impegno è rappresentato dall’appalto assegnato da
parte del Comune di Messina nel luglio 2019. Il progetto, dal valore di 30 milioni di euro
da realizzarsi nell’arco di 6 anni, prevede l’installazione di oltre 28 mila nuove luci a LED
gestite da remoto. L’intervento include, inoltre, la riqualificazione o sostituzione della
maggior parte dei pali esistenti e la posa di nuove linee elettriche. Nel dettaglio, il nuovo
sistema di illuminazione si distingue per una migliore concentrazione del fascio
luminoso, evitando la dispersione della luce verso l’alto, con un effetto complessivo di
maggiore luminosità e minore inquinamento visivo
I benefici di tale scelta e ricambio tecnologico sono molteplici e per il Comune di Messina
si tradurranno in primis in un risparmio sui consumi elettrici pari a circa il 65%, una volta
che il nuovo meccanismo di illuminazione sarà “a regime”.
Rilevanti sono poi anche i vantaggi ambientali: la trasformazione del sistema di
illuminazione pubblica consentirà infatti di ridurre di circa 2.400 tonnellate le emissioni
di CO2. Inoltre, la maggior durata dei LED, fino a 5 volte quella delle lampade tradizionali,
diminuisce le attività legate alla loro sostituzione, con un conseguente risparmio in
termini di rifiuti generati
IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE
Un altro settore strategico su cui oggi Messina sta concentrando sforzi significativi, anche
in termini di decarbonizzazione, è il Trasporto Pubblico Locale. Al 2022, infatti, il parco
mezzi TPL di Messina risulta tra i più sostenibili del Paese: il 78,8% degli autobus è Euro
6 e il 15,3% sono autobus elettrici o ibridi elettrici, contro una media italiana
rispettivamente del 48,5% e dell’8,2%.
Parallelamente a ciò, si registra un aumento dell’offerta di TPL: nel 2023 si è avuto un
incremento del 50% nei km offerti, da 4,3 milioni di km del 2018 fino a 6,5 milioni nel 2023. Tuttavia, non è solo questo dato che oggi fa di Messina un benchmark da analizzare
relativamente alla volontà di favorire il ricorso al TPL, ma anche la tecnologia messa in
campo: l’applicazione “Atm MovUp” permette a cittadini e turisti di ricevere informazioni
su linee e orari aggiornati in tempo reale (ad esempio in caso di scioperi o modifiche),
indicando come arrivare in qualsiasi punto della città, oltre a consentire di pagare dal
telefono la sosta dove necessario o in alcuni parcheggi in struttura.
Tuttavia, non è solo questo dato che oggi fa di Messina un benchmark da analizzare
relativamente alla volontà di favorire il ricorso al TPL, ma anche la tecnologia messa in
campo: l’applicazione “Atm MovUp” permette a cittadini e turisti di ricevere informazioni
su linee e orari aggiornati in tempo reale (ad esempio in caso di scioperi o modifiche),
indicando come arrivare in qualsiasi punto della città, oltre a consentire di pagare dal
telefono la sosta dove necessario o in alcuni parcheggi in struttura.
Un’ulteriore misura adottata dal Comune per favorire il ricorso al TPL è stato il lancio –
nel 2023 e grazie ai fondi europei – dell’abbonamento MoveMe, abbassando il prezzo per
l’abbonamento annuale da 250 a 20 euro. Nel dettaglio, nelle prime due “finestre” sono
stati emessi oltre 20.000 abbonamenti, mentre nell’ultima di dicembre sono arrivate circa
12.000 domande, per un totale di 28.000 abbonamenti a prezzo scontato. Il risultato più
tangibile è stato il raddoppio delle sottoscrizioni al TPL in un solo anno: da 19.854 nel
gennaio-ottobre 2022 a 39.378 in quello tra gennaio e ottobre 2023 (+98,3%).
In generale, la maggiore sostenibilità e offerta del TPL si legano a una strategia più ampia
adottata dal Comune, nell’ottica di favorire un sistema generale di mobilità sempre
imperniato sul trasporto pubblico sostenibile.
In primis, a bordo di tutti i bus è oggi presente un sistema di infomobilità che consente
di monitorare posizione, percorsi e velocità dei mezzi in movimento. Inoltre, sia sui
bus sia sui tram sono stati installati sistemi conta passeggeri e di videosorveglianza, cui
si aggiungono i tornelli per i bus elettrici. Il vantaggio del sistema di conta passeggeri è
che permette di registrare le fermate con maggiore afflusso di entrata e uscita e
analizzarle per sviluppare piani di trasporto disegnati per la città. Al tempo stesso, la
videosorveglianza garantisce ai cittadini una maggiore sicurezza, soprattutto negli orari
“non di punta” e in cui il flusso di passeggeri è più limitato.
Due ulteriori innovazioni abilitate dalla digitalizzazione riguardano la possibilità su tutti i
bus e tram di acquistare i biglietti a bordo senza maggiorazione attraverso qualsiasi
mezzo di pagamento cashless e la realizzazione in corso di un sistema di parcheggio
intelligente. Tale sistema si baserà su oltre 5.000 sensori, che, tramite app,
consentiranno agli automobilisti di sapere in anticipo dove sono gli stalli liberi in centro
città, evitando di girare a vuoto e congestionare il traffico.
RACCOLTA DIFFERENZIATA
Accanto ai progressi compiuti nel miglioramento (qualitativo e quantitativo) dell’offerta
di TPL, negli ultimi anni Messina si caratterizza anche per passi avanti sostanziali per
quanto riguarda la raccolta differenziata. Il percorso è partito nel gennaio 2019, quando
la raccolta dei rifiuti era svolta per l’82% con cassonetti stradali e solo la componente
residua (18%) era oggetto di raccolta differenziata. Il primo step del percorso ha quindi
riguardato la graduale rimozione dei cassonetti stradali e l’attivazione del servizio di
raccolta porta a porta. Il processo è stato piuttosto veloce, con l’ultimo cassonetto
stradale che è stato rimosso a maggio 2021.
Nel dettaglio, il Comune di Messina è stato in grado di triplicare in soli 3 anni il proprio
tasso di raccolta differenziata, superando il valore medio della Regione Sicilia nel 2022 e
colmando un gap che nel 2019 era di 20 punti percentuali. Inoltre, l’incremento del
periodo 2019-2022 risulta essere il più elevato tra i comuni capoluogo delle province
siciliane
Nel complesso, oggi Messina è 8^ per raccolta differenziata tra tutte le città con oltre
200.000 abitanti e 2a solo a Bari tra i capoluoghi del Sud con più di 100.000 abitanti per
raccolta di carta e cartone. Grazie a tali risultati, Comieco ha scelto di presentare
proprio a Messina il suo ventisettesimo rapporto annuale e Corepla vi ha lanciato una
campagna di comunicazione destinata ai cittadini per diffondere buone pratiche di
sostenibilità.
Oltre ai benefici economico-ambientali, i progressi di Messina dal punto di vista della
raccolta differenziata hanno permesso al Comune di evitare – nel periodo 2017-2023 –
costi di conferimento in discarica pari a 43 milioni di euro, consentendo di affrontare
l’innalzamento dei costi di smaltimento con un minore impatto rispetto agli altri comuni
metropolitani della Sicilia.
Condividi: