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Messina – Relazione “compitino” del Sindaco e assessori: lista di attività, molte ancora da fare e silenzio per quelle non fatte, come il bilancio 2023 non approvato

- 05/09/2024

La relazione che si seguito si propone è composta da schede sintetiche compilate dai singoli assessori e dalle società partecipate con la finalità di sancire un percorso che sta andando avanti nella concretezza dei fatti facendo poi esplicito rimando gli atti amministra complessivamente sviluppati“. E’ quanto si legge nell’introduzione nella relazione del secondo anno di mandato del Sindaco di Messina Federico Basile e dei suoi assessori. Ed in effetti questo è.

Sfogliando le 401 pagine della relazione l’impressione che se ne ha è quella di un insieme di schede, appunto, che richiamando i comunicati stampa diramati di volta in volta, fa la lista delle attività imputabili ai protagonisti dell’amministrazione Basile. Attività molte delle quali, come indicato chiaramente, molte sono in corso, altre e non poche sono ancora da attivare, poche sono concluse. Tanto da chiedersi se non sarebbe stato più in tema limitarsi alle attività effettivamente concluse riducendo così le pagine di molto, ben più di due terzi.

Della relazione riportiamo per dovere di brevità alcune parti e rimandiamo al file pdf che rendiamo disponibile e scaricabile le considerazione che ognuno vorrà desumere.

I “CONCLUSO” DEL SINDACO BASILE

Emblematico, fra tutti i punti riportati dal Sindaco, ad esempio, l’essere stato eletto “nel Direttivo regionale di ANCI SICILIA”, sotto la cui descrizione della “attività” si legge un laconico “concluso”. O ancora il punto relativo alla Programmazione PON PLUS 2021-2027, che si riferisce solo al “Completamento Fase di programmazione strategica”, ovvero relativa alla fase di “ammissione a finanziamento propedeutiche alla realizzazione delle opere previste dagli Assi strategici”. Quindi alla mera richiesta di 225 milioni per attività che non è detto che la nuova cabina di regia dell’agenzia di Coesione approverà. Anche questo punto laconicamente liquidato come “concluso” ma che di concluso ha solo la richiesta di ammissione.

Nulla vi è scritto nella sezione dedicata alle attività del Sindaco relativamente al bilancio consuntivo del 2023 non approvato e per il quale è intervenuta la nomina dell’assessorato regionale di un commissario ad acta. Bilancio mancante che determina ad oggi la sospensione di 271 assunzioni già programmate e il limbo per altre sei, tra le quali il Comandante del Corpo di Polizia Municipale di Messina. Nel punto relativo al Piano di Riequilibrio Finanziario del Comune presso la Corte dei Conti, Basile non fa alcuna menzione del fatto che la verifica periodica della tenuta dei conti è sospesa proprio a causa della mancata approvazione del bilancio di chiusura del 2023. In ogni caso lo stato dell’attività è perfettamente “in corso”.

IL PONTE E IL SILENZIO DI PRIMA L’ITALIA E DELLA LEGA

“Io sono il Sindaco di Messina, e da Sindaco di Messina dico: PRIMA LA CITTA” è la frase che campeggia in merito alla questione spinosa del Ponte sullo Stretto che pone Basile in antitesi con chi, alla fine, in aula nemmeno lo commenta e si astiene dal fare opposizione: la Lega di Germanà. Se i consiglieri di Prima l’Italia e della Lega rimangono silenti spettatori durante la seduta consiliare di ieri nella quale avrebbero potuto e dovuto commentare le opinioni no pontiste dell’ultima ora del Sindaco Basile, quest’ultimo contesta il silenzio, invece, che vi sarebbe da parte del Governo che, secondo lui e chi lo imbocca politicamente, terrebbe fuori dai “giochi” l’amministrazione comunale messinese. “Infatti – scrive Basile – nonostante dopo l’approvazione della legge di bilancio statale, il Ministero abbia chiesto l’indicazione di un tecnico per la costituzione di un tavolo permanente con le regioni ed il ministero,
nulla più ci è dato sapere su scelte strategiche importantissime per il Comune di Messina; questo non può essere accettato. L’unico momento dove sembrasse che Messina potesse avere un ruolo, poi il silenzio
“. La maggiore preoccupazione che emerge nelle parole di Basile è e rimane quella dell’evenienza di rimanere esclusi dalla governance del Ponte.

MONDELLO E l’I-HUB DEI..SOGNI

Di tutte le relazioni “a schede” presentate nella relazione, la più corposa è quella del vice sindaco Salvatore Mondello per le sue deleghe.

Su tutte è interessante soffermarsi sulla progettualità e sullo stato della realizzazione dell’I-HUB dello Stretto. un progetto sul quale abbiamo scritto molto e su cui si è espressa anche molto chiaramente la senatrice di Italia Viva Dafne Musolino. E’ così che leggendo quanto scrive Mondello i nodi vengono al pettine e si conferma quanto era stato già paventato, ovvero che al momento non ci sono altre risorse se non per la demolizione. Ciò che è stato, infatti, finanziato con il PON Metro React EU è quanto segue: “importo complessivo del finanziamento concesso previsto dal PO del PON Metro – REACT EU approvato con Deliberazione di Giunta Comunale n. 167 del 21.03.2023 pari € 3.875.806,48 di cui per lavori, servizi di analisi strutturali, servizi di analisi geognostiche e servizi di progettazione 2.258.903,24;”. Si tratta dei lavori di analisi strutturale e di demolizione delle strutture esistenti che si completeranno nel mese di settembre, seppur ai fini dell’uso dei fondi della misura utilizzata, la “consegna lavori in data 06/06/2023, concreto inizio in data 14/09/2023”. E l’ultimazione lavori (fase demolizione) era prevista per il 29/12/2023. Ma ad oggi ancora non è stata completata.

L’importo finanziato non coprirebbe comunque la realizzazione dell’I-Hub, per il quale serve un nuovo finanziamento visto che quello precedente che doveva essere impiegato entro il mese di dicembre 2023 è andato irrimediabilmente perduto. Lo stesso Mondello, infatti scrive: “Sono in corso le procedure inerenti la parte di progetto finanziata a valere sui fondi del POC Metro (progetto e ricostruzione)”.