Con il caldo aumenta l’energia potenziale in gioco a causa di una maggiore evaporazione dai mari e soprattutto i contrasti termici vengono particolarmente esaltati creando un mix micidiale per lo sviluppo di imponenti celle temporalesche, alte anche fino a 10/15 km.
E’ proprio ciò che potrebbe accadere proprio nel corso di Domenica 18, quando una vasta depressione atlantica si allungherà verso l’Italia, richiamando aria fresca e instabile in quota, la quale riuscirà a scalfire la cupola anticiclonica, a partire dalle regioni di Nordovest.
I rischi maggiori derivano dal fatto che dopo un’ondata di caldo nei bassi strati dell’atmosfera, ristagnano ingenti quantità di umidità e calore. Successivamente, al primo refolo fresco e instabile in quota (solitamente in discesa dal Nord Europa), i moti convettivi (aria calda che sale) favoriscono la genesi di temporali particolarmente violenti, con elevato rischio di grandinate e in alcuni casi, più rari, anche di tornado.
Per i dettagli occorrerà naturalmente aspettare ancora qualche giorno, trattandosi di eventi che solitamente colpiscono aree ristrette e difficilmente prevedibili a a così lunga distanza.
Ciò premesso, potrebbe seriamente concretizzarsi una svolta temporalesca particolarmente violenta.
meteo.it
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