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Autismo Centro Diurno, il Neurolesi recede da parte dell’accordo e rende disponibile parte dell’area

- 16/07/2022
pianta copia aree centro diurno
Autismo: un centro diurno per Messina, atto TERZO

Il dottor Vincenzo Barone direttore generale del Centro Neurolesi Bonino Pulejo con una lettera inoltra richiesta formale di recesso dall’accordo di programma del 14 aprile del 2017 con il quale l’ente era entrato nella disponibilità dell’area assegnata dal Comune all’Istituto marino di Mortelle. La lettera che è inviata anche all’ASP di Messina e all’IRIB CNR MESSINA, conferma, quindi, la disponibilità del Neurolesi a non frapporre ostacoli alla realizzazione, come previsto dalla legge, del Centro Diurno per la cura e l’assistenza contro l’autismo.

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“Con riferimento a quanto si sarebbe concordato nel corso della riunione del giorno 7 giugno ultimo scorso, scrive Barone, si fa presente che questo IRCCS conferma il proprio parziale recesso dall’Accordo di Progeamma del 14 aprile 2017 “Bio Parco dell’intelligenza e delle neuro-fragilità”, per quanto riguarda la disponibilità dei padiglioni numero 5 (cucina, mensa e bar), n.6 (asilo nido), 7 (Piscina coperta) e casa del custode”. La lettera segue il sopralluogo da poco tenutosi nell’area dell’Istituto marino al quale hanno partecipato l’assessore al ramo Alessandra Calafiore, il sindaco di Messina Federico Basile, l’ASP di Messina, il CNR e l’IRCCS. L’area è definita “idonea” dall’IRCCS alla creazione del centro diurno, ma non è l’IRCCS a doverlo attestare. Esistono infatti linee guida e parametri definiti dalla Regione Siciliana circa la creazione di questo centro diurno che è un diritto inalienabile delle persone affette da sindrome dell’autismo e per le loro famiglie. Così come costituisce un obbligo specificato nell’accordo di programma la costituzione di un comitato di garanzia con a capo il Prefetto di Messina che non si è mai costituito nei fatti. Tale comitato aveva ed ha il compito di vigilare sul corretto adempimento e sui numeri degli assistiti degli affidatari dell’area dell’Istituto Marino. Numeri che devono giustificare la sussistenza di due strutture di ricerca (di cui una, l’Irccs, anche di assistenza e cura) nella stessa area. Strutture circa le quali la domanda è come si integreranno e se sarà possibile che accada con il nascente Centro Diurno. Prefetto e Comune dovrebbero iniziare proprio dalla costituzione del comitato di garanzia che dal 2017 a oggi non ha mai operato.

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Il locali dell’ex asilo nido