“Siamo stati bravi ed i cantieri di servizi ripartono SOLO a Messina“. Lo ha detto il Sindaco di Messina con al suo fianco l’assessore alle Politiche Sociali, Alessandra Calafiore.
Ma i cantieri di servizio ripartono “solo” a Messina? Non è così. Il piano di riparto stabilito dal D.D.G. n. 4824 della Regione Siciliana, Assessorato della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro, Dipartimento Regionale del Lavoro, prevede l’assegnazione di fondi a ben TRENTA comuni siciliani, tra i quali Messina e Palermo.
Una prosecuzione, quindi, dei Cantieri di Servizio che viene approvata su richiesta ai comuni che l’hanno presentata “a sportello”. Un atto ordinario di assegnazione di fondi disponibili? Proprio così.
Alleghiamo la tabella di riparto dei fondi dettagliata e con l’elenco dei Comuni che beneficiano dell’assegnazione dei fondi per la prosecuzione dei cantieri. Una lista nella quale, come si può vedere, NON C’E’ SOLO MESSINA.
Come si vede dalla tabella, infatti, tra i finanziamenti ammessi per la prosecuzione ci sono anche i 34 progetti di Messina con un importo di 938.416.37 euro. Se, allora, “Messina batte tutti” lo fa per importo assegnato, che in funzione del numero di progetti, è il più alto rispetto agli altri comuni. Numero di cantieri, cioè, che essendo superiore a quello degli altri Comuni ammessi prevede un importo di assegnazione ovviamente più alto.
La giusta comunicazione? “Ammessa Messina alla prosecuzione dei cantieri di servizi: 34 per un importo che è il più alto tra i 30 comuni ammessi”…
“Siamo stati bravi”? Certamente si, a presentare la richiesta come Palermo, Marianopoli, Acireale, Adrano…
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