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Salta il Consiglio Comunale: un “errore” che potrebbe causare il dissesto

- 22/11/2018

Messina, 22 novembre 2018

Il Movimento 5 Stelle, in buona fede o meno, rischia di accollarsi una responsabilità fin troppo grande. Se entro domani sera non saranno predisposte, infatti, le 30 delibere compresi allegati per la presentazione della rimodulazione del Piano di Riequilibrio Messina andrà molto probabilmente al dissesto finanziario. Un “errore”, una incomprensione tra il Movimento e chi doveva fare l’appello per verificare la presenza del numero legale in aula, un tesserino estratto proprio nel momento della “conta”, quello del consigliere pentastellato Paolo Mangano, che ha fatto scendere il numero a 16 e che ne ha decretato l’insufficienza del numero dei consiglieri presenti in aula. Così la seduta è saltata ed i tempi anche. Tutto da rifare nel pomeriggio di domani.

Ma oltre le urla, gli alterchi, c’è la responsabilità di un percorso intrapreso e condiviso con il sindaco De Luca da parte di un Consiglio che non può adesso chiedersi della consistenza della sua maggioranza, o di un Movimento Cinque Stelle che prova a spiegare con una nota che “l’allontanamento del consigliere Mangano non è stato un espediente voluto ma è avvenuto solo dopo che lo stesso si era assicurato, chiedendo al Presidente Claudio Cardile, la presenza del numero di consiglieri necessario in Aula”. Non è pertanto il momento di strategie politiche o di riflessioni intime politiche, nè tanto meno di risvegli e scatti d’orgoglio. Il Consiglio Comunale ha deciso ormai da tempo di percorrere le orme di Cateno De Luca, sindaco senza consiglieri. Non lo ha deciso per “politica” ma per il bene della città. Adesso è giusto, moralmente ed eticamente, andare fino in fondo.