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Galati Mamertino: Il Premio nazionale di poesia “Nino Ferraù” torna dopo 28 anni

- 16/09/2018

Galati Mamertino (Me) – Uno sforzo importante ed un impegno che sa di miracolo quello che ieri ha riportato dopo quasi 30 anni (l’utima edizione nel 1990) a Galati Mamertino il Premio Nazionale di Poesia intitolato al grande poeta galatese Nino Ferraù, nella splendida cornice di Villa Allegria al centro del paese.

La bella serata di ieri nella quale ha trionfato la poesia e la cultura siciliana, quella dei tempi migliori, lo si deve prima di tutto all’incessante fatica di Pippo Ferraù, fratello del poeta di fama internazionale, Nino. Un’intensa e meticolosa ricerca di centinaia di migliaia di scritti pubblicati ed inediti che grazie alla pazienza ed al metodo certosino di Pippo Ferraù ha reso possibile ieri il ritorno della poesia a Galati Mamertino.

Ma, probabilmente, a nulla sarebbero valsi gli sforzi del fratello del poeta amico di Quasimodo, se non fossero stati corroborati dall’impegno di Luciano Armeli Iapichino, scrittore e studioso di Nino Ferraù, che per primo ha creduto nella possibilità del ritorno della storica manifestazione tornata ieri alla ribalta. A lui si sono affiancati il professore Antonio Baglio dell’Università di Messina e Calogero Emanuele della Pro Loco di Galati. Fondamentale l’apporto del sindaco Antonino Baglio e del vice sindaco nonché assessore alla cultura Vincenzo Amadore.

Una serata finale che ha concluso una serie di convegni di studio ed incontri che hanno posto Galati in evidenza in campo nazionale. Musica e poesia, un connubio felice e ben riuscito grazie alla maestria artistica di Calogero Giallanza, flautista di fama nazionale, di Massimo Salvatore, pianista, ambedue di Galati, e della splendida voce narrante di Annalisa Insardà, attrice di teatro, che con la sua interpretazione intima e profonda, fatta di pause cariche di emozione, ha trasferito davvero il senso non solo delle poesie vincitrici ma soprattutto della poetica di Nino Ferraù, recitando poesie immortali come “A mio figlio” e “L’avvenire Nemico” .

Oltre 50 i componimenti selezionati e pervenuti da tutta Italia. L’armonia prima di tutto è stato il metro con il quale il comitato scientifico del premio ha valutato le poesie pervenute, ha detto il professor Giuseppe Fontanelli, durante la manifestazione di chiusura di ieri, poco prima di annunciare i tre vincitori.

I VINCITORI

Si è aggiudicato il terzo posto la poetessa e professoressa Nunzia Baglio, con la struggente e profonda poesia “Dal ciglio di luna“, al secondo posto si è classificata la lirica “La Stanza” di Salvatore Mangione, poeta, scrittore e giornalista. Al primo posto Daniela Mantice, proveniente da San Sebastiano al Vesuvio, che ha presentato la poesia vincitrice “Pantelleria”.

Grande partecipazione di pubblico che ha affollato la suggestiva villa, cornice dell’evento, e che ha premiato gli sforzi del comitato organizzativo e del comitato scientifico.

Così composto il comitato organizzativo del premio:

  • Luciano Armeli Iapichino (scrittore)
  • Antonio Baglio (docente al DICAM -UniMe)
  • Carlo Mastroeni (presidente Parco Letterario Quasimodo)
  • Francesco Federico (scrittore)
  • Calogero Emanuele (comune di Galati Mamertino)

Ed ecco i nomi della giuria composta dal comitato scientifico del premio:

  • Giuseppe Fontanelli (prof di Letteratura Italiana UniMe)
  • Cucinotta Cosimo (già ordinario di Letteratura Italiana UNI ME)
  • Giuseppe Rando (già ordinario di Letteratura Italiana UniMe)
  • Lucrezia Lorenzini (già ordinario di Letteratura Italiana)
  • Anna Crisafulli Sartori (biografa di Nino Ferraù)
  • Giuseppe RUGGERI (medico – saggista)

Si ridà quindi il giusto lustro al nome di Nino Ferraù, poeta senza tempo, al quale sono stati riconosciuti diversi tributi nazionali ed esteri e che, in occasione del rilancio del premio conclusosi ieri, ha già prodotti i suoi primi frutti per la città di Galati, ottenendo la collaborazione con il Parco Letterario Quasimodo di Roccalumera, diretto da Carlo Mastroeni, membro del comitato scientifico del Premio Ferraù, e la firma del protocollo di intesa tra comune di Galati e Conservatorio Corelli che ha come obiettivo la realizzazione di attività di formazione e di educazione musicale nelle scuole dei Nebrodi, accordo siglato da Giuseppe Ministeri, presidente del Conservatorio e dal sindaco di galati, Antonio Baglio.

Galati Mamertino da ieri è, dunque tornata ad essere centro culturale pilota dell’area dei Nebrodi e non solo, tornando a rifulgere di luce nazionale, grazie all’opera ed all’amore senza fine del poeta Nino Ferraù per la sua terra, mai dimenticata e sempre amata, seppur lasciata per risiedere e morire a Messina, ma pur sempre “riso d’april, malinconia d’inverno”.