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Servizio idrico e impianti sportivi, Musolino a Basile: “Basta con i tentativi di affidare tutto ai soliti noti, si rispettino le procedure e le competenze”

- 01/10/2025
musolino cc
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Messina, 1 ottobre 2025 – “La presa di posizione del sindaco Basile sul servizio idrico integrato è sconcertante. Dimentica, o finge di dimenticare, che la sua proposta di affidare tutto all’AMAM è già stata sonoramente bocciata dall’assemblea dei sindaci della Città Metropolitana.
Ricordo bene, da ex assessore che si è occupata della vicenda, le perplessità degli altri amministratori: temevano che AMAM, la società che fornisce l’acqua a Messina, avrebbe curato solo gli interessi della città capoluogo. Timori puntualmente confermati dalle emergenze idriche delle estati scorse, che hanno mostrato tutti i limiti operativi e politici di questa partecipata.
È sconcio che Basile continui a riproporre questa soluzione, rivolgendosi a Schifani come se la politica potesse scavalcare le procedure di legge. Il servizio idrico integrato ha bisogno di un gestore in grado di servire l’intera provincia, non di un centro di potere al servizio esclusivo di Messina.
Parallelamente, assistiamo a un tentativo analogo per la gestione degli impianti sportivi. Dopo una prima parentesi, ora si cerca di ricondurre tutte le strutture sotto il controllo della Messina Social City. Ha fatto bene il Partito Democratico a presentare un emendamento in Consiglio Comunale per evitare questo scempio. La disastrosa gestione della piscina Cappuccini ha già dimostrato che quella società non possiede le competenze necessarie. Cosa accadrebbe se le affidassero tutti gli impianti? E soprattutto: che colpa ha il dipartimento comunale, che ha sempre garantito l’accesso a tutti, per meritarsi questo esproprio di funzioni?

Il punto è sempre lo stesso: si vuole sostituire la gestione pubblica, imparziale e trasparente, con quella delle partecipate. La gestione da parte degli uffici comunali è a garanzia di trasparenza e imparzialità in quanto assoggettata ai controlli della pubblica amministrazione. Diversamente accade con le società partecipate che essendo organismi di diritto privato, anche se sottoposti a controllo analogo, di certo non operano con altrettanti vincoli dell’ente pubblico.

Il tentativo di passare la gestione degli impianti sportivi alla Messina Social City appare per ciò che è: l’ennesimo scaricabarile di una amministrazione che, dopo avere dovuto prendere atto della sua incapacità politica, sposta l’obiettivo sul soggetto privato. La Messina Social City ha già dato brutta prova di sé nei servizi sociali, dove troppi cittadini rimangono fuori dai servizi o ricevono assistenza saltuaria e inadeguata. Evitiamo che tale scadente formula venga applicata anche agli impianti sportivi”.

Lo dichiara la senatrice di Italia Viva, Dafne Musolino

piscina cappuccini
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