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ATM, “aggiustata” la Linea 39: un solo bus in regola per gli studenti, poi tutti gli altri dirottati nel percorso urbano. Quindi prima nulla era a norma.

- 26/09/2025
mondello

ATM e l’assessore comunale al ramo Salvatore Mondello dovrebbero scusarsi quanto meno con gli utenti. Meglio anche con autisti e la città.

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La giornata di oggi segna un punto di svolta, e di amara conferma, nella vicenda della linea 39 di ATM Messina. Dopo le denunce sindacali e i conseguenti controlli della Polizia Stradale, l’azienda di trasporto pubblico ha mostrato il suo doppio standard: una singola corsa, quella dedicata agli studenti, è stata effettuata rispettando finalmente la legge, mentre tutte le altre sono state dirottate sul percorso urbano per aggirare l’impossibilità di utilizzare i bus non a norma in tangenziale.

Nel dettaglio, questa mattina la corsa che da Santa Margherita conduce gli studenti fino al polo Papardo ha transitato regolarmente dal tratto autostradale. Ciò è stato possibile utilizzando un mezzo idoneo, che ha imbarcato solo passeggeri seduti, esattamente come previsto dal Codice della Strada (sarebbero necessarie anche le cinture, ma …). Una regolarità garantita, non a caso, dalla presenza attenta e vigile degli agenti della Polizia Stradale, che anche oggi hanno monitorato la situazione.

Tuttavia, è rimasta un’eccezione isolata. Fonti certe confermano infatti che tutte le altre corse programmate per la stessa linea 39 sono state e sono tuttora operate con i tradizionali bus rossi, veicoli non omologati per la circolazione autostradale. Per questo motivo, i mezzi sono stati costretti ad abbandonare il tragitto veloce per ripiegare sul più lento e tortuoso percorso cittadino, allungando i tempi di percorrenza per gli utenti.

Questa doppia modalità di esercizio è la prova inconfutabile che, fino all’intervento della Polizia Stradale sollecitato dai sindacati Orsa, Fit Cisl e Faisa Cisal, si è sistematicamente operato nell’illegalità. La scelta odierna di deviare i mezzi inadeguati dimostra che l’azienda è pienamente consapevole della violazione commessa per mesi. Un quadro che smentisce categoricamente le rassicurazioni fornite a mezzo stampa dall’assessore alla Mobilità, Salvatore Mondello, che prima dei controlli aveva difeso l’operato dell’azienda.

Resta il fatto, grave e ormai acclarato, che almeno dall’aprile 2024, data della prima segnalazione sindacale, ATM ha permesso che una linea transitasse in autostrada con mezzi inadeguati, mettendo a rischio la sicurezza dei passeggeri e le patenti di servizio dei propri autisti.

Ora che i fatti, illuminati dai fari della Polizia, hanno squarciato il velo della pretesa normalità, la questione non è più eludibile. Di fronte a una simile gestione della cosa pubblica e della sicurezza dei cittadini, il minimo che l’utenza si aspetterebbe da parte dei vertici di ATM sarebbero delle scuse formali. Per averli esposti a un pericolo e per aver difeso una pratica indifendibile.

in piedi in tangenziale atm
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