
Parole che offendono le istituzioni e che tradiscono una profonda ignoranza della nostra storia.

La senatrice di Italia Viva, Dafne Musolino, mette i puntini sulle “i” ed impartisce una necessaria lezione di storia al Sindaco di Messina Federico Basile accusandolo di aver utilizzato, nella replica di ieri, un’espressione di matrice fascista per offenderla. Al centro dello scontro il termine “bivacco”, che rievoca il celebre e minaccioso discorso di Benito Mussolini alla Camera nel 1922. Musolino chiede scuse ufficiali, non solo a titolo personale ma a nome dell’intero Senato della Repubblica.
“Nel 1922 Mussolini, dopo avere vinto le elezioni, ricevette incarico dal Re di formare il governo e il 16 novembre del 1922 si presentò alla Camera dei Deputati per presentare i suoi ministri. In quella occasione pronunciò la celebre frase sul bivacco del Parlamento. La storia ci racconta come andò a finire, e come quel ‘bivacco’ seppe trovare nella forza degli italiani liberi la capacità di opporsi al regime fascista e di liberare l’Italia.
Ieri Federico Basile, nel tentativo (ennesimo) di insultarmi, mi ha detto pubblicamente che io bivacco in Senato da tre anni. Tra tutte le espressioni offensive che negli ultimi due anni mi hanno rivolto lui e i suoi alleati, considero questa come la più grave perché ha offeso il Senato stesso, perché dimostra ancora una volta la sua enciclopedica ignoranza anche sulla storia della nostra Patria e perché, accusando me di bivaccare in Senato, Federico Basile ha usato una espressione fascista, e io sono e sarò sempre contro i fascisti, compresi quelli che lo sono in modo inconsapevole o che accettano di usare espressioni fasciste nella convinzione che ciò li rafforzi.
Il fascismo fu brutale nella sua azione di oppressione della opposizione che ne contestava l’azione politica, il fascismo perseguitò gli oppositori politici con azioni inumane, sottoponendoli a torture ed al confino senza disdegnare anche di uccidere gli elementi che davano più fastidio.
Per questo, per avere usato una espressione becera che conserva intatta in sé l’idea che l’insulto alle istituzioni ed alle cariche dello Stato sia una forma di azione politica, Federico Basile che rappresenta anch’egli una istituzione, ed è la prima carica cittadina di Messina, deve chiedere scusa a me ed a tutto il Senato, alla Repubblica ed a tutti gli uomini liberi.
Ora e sempre, Resistenza!“











