
Il consigliere PD Alessandro Russo scrive al Sindaco Basile dopo la sentenza che tutela l’agrumeto storico. “Ora si modifichi il progetto e non si faccia un ricorso temerario al CGA”.

MESSINA – Una sentenza destinata a ridisegnare il futuro di uno dei progetti strategici per la viabilità cittadina. Il TAR di Catania, con una decisione del 15 settembre, ha di fatto bloccato l’iter per la realizzazione della piattaforma logistica nell’ambito del progetto denominato “Stretto Link” nell’area di Fondo Pugliatti, respingendo il ricorso del Comune di Messina contro il vincolo di tutela apposto dall’Assessorato regionale ai Beni Culturali.
Sulla vicenda interviene con una nota ufficiale il consigliere comunale del Partito Democratico, Alessandro Russo, che chiede al sindaco Federico Basile di prendere atto della decisione e di modificare il progetto, senza intraprendere un rischioso e costoso appello al Consiglio di Giustizia Amministrativa (CGA).
La questione ruota attorno all’area adiacente alla storica Villa Pugliatti, in contrada Pistunina: un agrumeto che, secondo la Soprintendenza di Messina, rappresenta una “singolare testimonianza etno-antropologica e culturale” per le sue antiche tecniche irrigue e di coltivazione, un bene da preservare per la storia della città. Proprio su quest’area l’Amministrazione Comunale intendeva far sorgere la piattaforma logistica sud, un’infrastruttura considerata cruciale per liberare il centro urbano dal traffico pesante.
“Il TAR ha rigettato le ragioni del Comune – scrive Russo nella sua lettera al Sindaco – non ritenendole sufficienti a superare il vincolo di interesse collettivo”. Il consigliere dem, che segue da tempo la vicenda, denuncia di aver incontrato in passato un muro di gomma, con richieste di accesso agli atti negate. “Appresi solo per le vie brevi in Soprintendenza – precisa – che era intenzione dell’Amministrazione utilizzare ampie parti dell’agrumeto: da qui, l’opposizione al vincolo”.
La sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale, secondo Russo, lascia poco margine di manovra. Le motivazioni a sostegno della tutela culturale sono state ribadite in due distinti momenti a distanza di anni, rendendo la procedura “perfetta dal punto di vista normativo”. Un eventuale ricorso al CGA, si legge nella nota, richiederebbe “ingenti sforzi anche economici” e sarebbe un’ipotesi “estremamente temeraria”, data la solidità tecnica del pronunciamento.
Di fronte a questo scenario, il consigliere del PD avanza una proposta costruttiva all’Amministrazione. Pur riconoscendo la necessità di realizzare la piattaforma logistica, Russo si chiede “le ragioni per cui la progettazione non abbia finora mai considerato di utilizzare altri spazi dismessi e non utilizzati, degradati e certamente non interessati dalla presenza di beni culturali così rilevanti”.
L’appello finale è diretto e pragmatico: poiché il progetto si trova ancora in una fase di studi preliminari, non ci sarebbero ostacoli a una sua rimodulazione. “Cosa impedirebbe, in questa fase, una modifica della progettualità, una riperimetrazione delle aree interessate?” chiede Russo.
La richiesta al Sindaco Basile è dunque duplice: “Non procedere con il ricorso al CGA e dare indirizzo agli uffici tecnici di ripensare la progettazione della piastra logistica in maniera tale da escludere il fondo Pugliatti e la villa”. Una scelta che, secondo il consigliere, permetterebbe di contemperare l’interesse pubblico a realizzare l’infrastruttura con quello, “altrettanto importante, di preservare una delle ultime e preziose testimonianze della Messina che fu”.











