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Emergenza idrica a Messina: da 2 mesi con un filo d’acqua in via Bormida, la denuncia del Presidente Cacciotto

- 17/09/2025
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MESSINA – Da almeno due mesi, una decina di famiglie residenti in via Bormida, traversa alle spalle dell’Ospedale Piemonte, vive un’odissea quotidiana. L’acqua dai rubinetti scende con il contagocce, a volte scomparendo del tutto, costringendo i cittadini a disagi estremi, come quello di doversi recare da parenti e amici per una doccia. Una situazione insostenibile, più volte segnalata all’AMAM (Azienda Meridionale Acque Messina) che, nonostante le promesse, non ha ancora risolto il problema in maniera definitiva. A farsi portavoce del malcontento dei residenti è il Presidente della Terza Circoscrizione del Comune di Messina, Alessandro Cacciotto, che denuncia la grave emergenza e l’inerzia dell’azienda.

La crisi idrica, che si protrae da settimane, ha messo a dura prova la pazienza e la resilienza degli abitanti della zona. “La gente ha solo un filo d’acqua,” riporta Cacciotto, descrivendo una condizione che rende difficili anche le più basilari attività domestiche. Le continue segnalazioni inviate all’AMAM avrebbero ricevuto rassicurazioni e promesse di intervento, rimaste però lettera morta.

A complicare ulteriormente la vicenda, un recente intervento dell’azienda municipalizzata che, secondo la denuncia, avrebbe lasciato un’eredità di disagi anziché soluzioni. “Sono stati effettuati dei lavori per un chiusino,” spiega il Presidente della Circoscrizione, “ma hanno lasciato la strada completamente divelta, aggiungendo un problema di viabilità e decoro al già grave disagio della carenza d’acqua.”

La situazione di via Bormida non sembra purtroppo essere un caso isolato, ma si inserisce in un contesto di criticità idriche ricorrenti. Già in passato, come riportato da articoli di cronaca locale, la stessa via era stata oggetto di segnalazioni per perdite d’acqua, a testimonianza di una vulnerabilità della rete idrica in quella specifica area della città.

I residenti, esasperati da mesi di disservizi, chiedono ora un intervento risolutivo e non più procrastinabile da parte dell’AMAM, che ponga fine a questa emergenza e ripristini un diritto essenziale come quello all’acqua potabile. La palla passa ora ai vertici dell’azienda, chiamati a dare risposte concrete e a risolvere una crisi che sta avendo pesanti ripercussioni sulla qualità della vita di numerose famiglie messinesi.

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