

MESSINA – La bonifica della discarica dismessa di contrada Zuppà a Mazzarrà Sant’Andrea, un’emergenza ambientale che affligge il territorio da decenni, rischia di perdere il treno irripetibile dei fondi del PNRR. A lanciare l’allarme è la deputata nazionale del Partito Democratico, On. Stefania Marino, che con un’interrogazione al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica chiede iniziative urgenti per scongiurare la revoca dei finanziamenti.
Al centro della questione vi sono le risorse stanziate dalla Missione 2 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, destinate finalmente a mettere in sicurezza e riqualificare un sito che rappresenta una grave minaccia per la salute pubblica e l’ambiente. Un’opportunità storica, sottolinea Marino, per chiudere una ferita profonda del Messinese.
Nonostante alcuni recenti passi avanti procedurali, come l’affidamento degli incarichi per il piano di caratterizzazione e l’analisi di rischio, i timori di ritardi accumulati nelle fasi di attuazione si fanno concreti. “Le risorse del PNRR sono soggette a scadenze di impegno e rendicontazione stringenti”, avverte la deputata nella sua interrogazione. “Il mancato rispetto delle tempistiche comporterebbe la revoca dei fondi, vanificando l’intervento e privando il territorio di un’occasione unica di risanamento”.
La vicenda amministrativa appare complessa, con la nomina di due diversi soggetti attuatori: uno per la gestione e lo smaltimento del percolato (DDG n. 775/2023) e un altro per la messa in sicurezza, le indagini ambientali e la riqualificazione complessiva dell’area (DDG n. 406/2023). Una frammentazione che, senza un coordinamento efficace, potrebbe contribuire a rallentare ulteriormente l’iter.
Perdere questi fondi, secondo Marino, rappresenterebbe un “gravissimo danno”, non solo per lo spreco di risorse pubbliche già assegnate, ma soprattutto perché si tradirebbe l’aspettativa di una comunità che attende da troppo tempo una soluzione definitiva.
Di fronte a questo scenario, la richiesta al Ministro è duplice: chiarire quali iniziative urgenti intenda adottare per garantire il rispetto del cronoprogramma e promuovere l’istituzione di un tavolo di monitoraggio permanente. Un organismo che veda la partecipazione di Regione Siciliana, enti locali e commissari straordinari, con l’obiettivo di esercitare un controllo costante sull’avanzamento dei lavori e intervenire tempestivamente per superare ogni ostacolo. La sfida è trasformare un’opportunità storica in realtà, prima che sia troppo tardi.










